Istat, Commercio: cala la spesa agli ipermercati mentre Bankitalia lancia l’allarme: “L’uscita dalla recessione è lenta”

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Come di consueto, Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, riporta le ultime rilevazioni ISTAT relative all’andamento dei prezzi ed agli effetti sui consumatori al mese di febbraio. Secondo l’ente statistico, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), comprensivo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,4% rispetto al mese di febbraio 2011 e del 2,5% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (era +2,4% a febbraio 2011). Il dato definitivo conferma la stima provvisoria. A febbraio 2011 l’indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) è aumentato dello 0,1% rispetto a gennaio 2011. Nella media del trimestre dicembre 2010-febbraio 2011 l’indice è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre immediatamente precedente. Rispetto a gennaio 2011, le vendite di prodotti alimentari aumentano dello 0,2%, mentre quelle di prodotti non alimentari restano invariate. Rispetto a febbraio 2010, l’indice grezzo segna una variazione nulla. Le vendite di prodotti alimentari aumentano, in termini tendenziali, dello 0,3% e quelle di prodotti non alimentari diminuiscono dell’0,1%. Nel confronto con il mese di febbraio 2010 si registra una diminuzione dello 0,3% per le vendite della grande distribuzione e un aumento dello 0,1% per quelle delle imprese operanti su piccole superfici. Le vendite dei gruppi di prodotti non alimentari segnano risultati piuttosto eterogenei in termini tendenziali. In particolare, il gruppo Prodotti farmaceutici registra l’aumento più sostenuto (+1,4%), mentre il gruppo Supporti magnetici, strumenti musicali subisce la diminuzione più marcata (-7,0%). Mentre sul fronte della crisi economica arriva un nuovo monito dalla Banca d’Italia. ”Stiamo uscendo dalla recessione lentamente: secondo le previsioni del Documento di Economia e finanza solo nel 2014 il pil tornera’ sul livello del 2007. In termini di prodotto pro capite, il recupero del livello pre-crisi sara’ ancora piu’ lento”  ”Non e’ un esercizio retorico, e’ una riflessione sul futuro del nostro Paese, sulle prospettive delle generazioni ora piu’ giovani”.