Perché solo adesso hanno ucciso Bin Laden

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L’uccisione di Osama Bin Laden segna un momento di elevato contenuto simbolico, destinato a restare nella storia della modernità. E certifica la sconfitta del terrorismo come sistema per ottenere rivolgimenti politici e sociali. Bin Laden usava il terrore come strumento politico, per ottenere il suo fine, quello di affermare un sistema di governo ancorato ai valori tribali e dell’islam meno modernista. Un progetto antistorico che ha causato tanto dolore e che ha fatto versare tanto sangue ma che alla fine è stato sconfitto. Quello su cui vale la pena di riflettere è che l’azione di Bin Laden, la sua presunta irrangiungibilità e inafferrabilità, la sua immagine di primula rossa non risiedeva in una qualche forma di superiorità fisico tecnologica (in casa sua non sono stati trovati né telefoni né collegamenti internet) né era dotato del mantello di Harry Potter. Più semplicemente Osama Bin Laden è stato protetto da sistemi politici contigui (il Pakistan e i suoi onnipotenti servizi segreti) e dagli stessi stati Uniti che per ragioni di opportunità politica hanno omesso di dare una caccia troppo forsennata al terrorista. In un mondo in cui c’è Google Maps per i semplici cittadini pensare che i servizi segreti della più grande potenza mondiale non riuscissero a catturare Bin Laden è semplicemente una sciocchezza. Ma le masse vanno controllate e agguantare Bin Laden quando il sentimento antioccidentale in larghi stati delle popolazioni arabe e dei paesi meno sviluppati era forte, in alcuni casi prevalente era pura follia politica. Oggi con le rivolte che hanno spodestato i dittatori del medio oriente hanno fatto capire che dietro questi regimi pietrificati c’è solo una società giovane desiderosa di crescere e di vivere e non Al Qaeda la debolezza politica ed anche simbolica di Bin Laden è arrivata da un punto di massima. E quindi poteva essere ucciso. E quindi è stato ucciso. Ora manca solo il macellaio di Srebenica, il serbo Ratko Mladic per eliminare tutti latitanti più sanguinosi e criminali ancora in giro per il mondo. Ma la Serbia ha chiesto l’ingresso nell’Unione europea e quindi anche lì dovrebbe essere solo questione di tempo.

di Pietro Colagiovanni