Il decreto legge per lo sviluppo approvato dal Consiglio dei Ministri il 5 maggio 2011 introduce, tra gli altri provvedimenti, alcune novità che riguardano i mutui.
Fino al 31dicembre 2012 sarà possibile rinegoziare con la propria banca i mutui oggi esistenti a tasso variabile ed ottenerne la trasformazione a tasso fisso per la restante durata del mutuo, con anche la possibilità di prolungarla fino ad ulteriori cinque anni (ma non oltre i venticinque anni totali di durata residua). Tale possibilità è concessa per mutui di importo originario fino a 150.000 euro, per l’acquisto o la ristrutturazione di immobili adibiti ad abitazione (quindi anche seconda casa) e per mutuatari il cui reddito ISEE non superi i 30.000 euro.
Il tasso fisso verrebbe determinato sulla base degli indici IRS, prendendo il minore tra l’IRS a dieci anni e l’IRS di durata pari a quella residua del mutuo. Poiché il valore dell’IRS aumenta al crescere della durata, in caso di mutui di lunga durata la rinegoziazione offre il vantaggio di godere di un tasso fisso più basso rispetto a quello che andrebbe normalmente applicato.
Ai valori attuali, il tasso fisso applicabile alla gran parte dei mutui rinegoziabili risulterebbe essere di poco superiore al 5%, quindi vicino alla media delle migliori offerte sul mercato in questo momento. L’effettivo valore del tasso fisso applicabile dipenderà comunque dagli IRS vigenti al momento in cui si richiederà la rinegoziazione, e varierà da mutuo a mutuo.
Inevitabile quindi il consiglio di valutare con estrema attenzione ed adeguati calcoli l’alternativa della rinegoziazione prima di decidere se richiederla o meno, considerando dall’altro lato le incognite legate al tasso variabile ed i possibili aumenti della rata in caso di forti risalite future del costo del denaro.
La rinegoziazione sarà possibile fino al 31 dicembre 2012, ma è chiaro che essa risulta molto conveniente ora che i tassi sono ancora bassi. Man mano che i tassi cresceranno, l’effetto di contenimento delle rate diminuirà mentre potrebbe salire il costo totale in termini di interessi pagati.
MutuiOnline.it ha elaborato un’ampia serie di esempi per evidenziare quanto possano variare gli effetti della rinegoziazione a seconda dei mutui a cui si applica.
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