Sanzionate Alitalia, Blu express, Germanwings e Air Italy. Poca chiarezza nelle modalità di presentazione e offerta del prezzo del biglietto. A fine prenotazione venivano addebitate agli utenti le commissioni per il pagamento effettuato con la moneta di plastica. Multe per complessivi 285mila euro. Sotto osservazione altre tre compagnie europee.
E’ scorretto non includere nel prezzo dei biglietti aerei la commissione per il pagamento con carta di credito, applicando tale costo aggiuntivo – spesso di importo rilevante – al termine del processo di prenotazione. Lo ha deciso l’Antitrust che, per questo motivo, ha sanzionato Alitalia, Blu Express, Germanwings e Air Italy con multe per complessivi 285mila euro. Alla luce di questi principi l’Autorità sta analizzando i comportamenti di altre tre compagnie europee.
Le istruttorie, concluse in tempi differenziati, erano state avviate a seguito delle segnalazioni ricevute da numerosi consumatori e relative associazioni.
L’Antitrust ha contestato alle società la scarsa chiarezza sull’effettivo prezzo dei biglietti promosso in annunci pubblicitari, diffusi su giornali e siti internet, nonché nel sistema di prenotazione on line. In particolare l’Autorità, confortata anche dalla legislazione comunitaria, ha ritenuto scorretta, in base al Codice del Consumo, la separata applicazione, nonché la mancanza o incompleta informazione in merito al “supplemento carta di credito” rispetto al prezzo del volo, in caso di acquisto sul web.
Tale onere aggiuntivo veniva addebitato nella fase conclusiva del processo di prenotazione su internet, precisamente al momento della selezione della carta di credito utilizzata dal consumatore, facendo così lievitare in misura consistente il prezzo inizialmente pubblicizzato o scelto dai consumatori fra le offerte tariffarie dei vettori.
Le istruttorie hanno, peraltro, dimostrato che tale supplemento è stato calcolato da tutte le società in misura superiore ai costi effettivi sopportati nei confronti dei circuiti (ad es. Visa, Mastercard, ecc.), rappresentando quindi una fonte di ricavo per le loro attività.
L’Antitrust ha anche giudicato scorretta la scelta, effettuata da Alitalia e Germanwings, di pubblicare sul web, solo in lingua inglese, le condizioni tariffarie o le condizioni generali di trasporto che il consumatore deve necessariamente accettare per perfezionare l’acquisto.
Differenziate le sanzioni in base alle dimensioni dell’operatore e all’ampiezza e gravità della pratica contestata: 80 mila a Alitalia, 75mila euro a Bluexpress, 55mila a Air Italy e 35mila a Germanwings. Alitalia e Germanwings sono state, inoltre, sanzionate per le condizioni tariffarie o le condizioni generali di trasporto redatte in lingua inglese con multe, rispettivamente di 25mila e 15mila euro.