La crisi del mercato residenziale presenta nel 2010 qualche segnale di ripresa, con i prezzi delle abitazioni sostanzialmente stabili. E’ quanto emerge dal Rapporto immobiliare 2011 sul settore residenziale elaborato dall’Osservatorio immobiliare dell’Agenzia del Territorio in collaborazione con l’Associazione bancaria italiana.
Il documento presenta un’analisi completa sugli andamenti delle compravendite di abitazioni e sulle tipologie dimensionali delle stesse, sul livello dei prezzi e del fatturato, sulla quantità e distribuzione dei mutui ipotecari.
64 milioni di metri quadrati di abitazioni vendute, +1,0% rispetto al 2009, con una superficie media per unità abitativa compravenduta pari a 104 mq circa. Il trend positivo diventa più marcato nelle otto principali città italiane, dove si registra un aumento delle compravendite del 6,9%.
Le case vendute l’anno scorso sono state mediamente più piccole al Centro (100 mq), più grandi nel Nord Est (105,5 mq) e al Sud (107,3 mq).
Nei capoluoghi, la superficie media venduta è stata di 96,7 metri quadri, nei comuni non capoluogo di 107,5. Le tipologie di case più vendute sono state la media e la piccola.
In risalita anche la possibilità per le famiglie di accedere all’acquisto di una casa, come indicato dal segno positivo del nuovo “indice di affordability”, nato dalla collaborazione tra Agenzia del Territorio e Abi,che individua i vari fattori che influenzano i risparmiatori nella decisione dell’acquisto.
La quota di famiglie che dispone di un reddito sufficiente a coprire almeno il 30% del costo annuo, reale e finanziario, della casa è sceso dal 62% del 2004 al 51% di fine 2010 (13 milioni di famiglie circa). Tale miglioramento nel 2010 è dovuto essenzialmente alla riduzione del costo del credito, mentre il prezzo delle case avrebbe giocato ancora a sfavore.
I migliori tassi d’interesse (scesi mediamente dell’1% circa nel 2010) hanno comportato, infatti, il maggior ricorso all’utilizzo dei mutui ipotecari per l’acquisto di un’abitazione da parte delle famiglie che nel 2010 sono aumentati del 9,4% circa, con un incremento del capitale erogato complessivamente del 15%.
Le compravendite di abitazioni con mutuo ipotecario sono state, lo scorso anno, 265.439, in aumento del 9,4%, dopo il crollo del 2008 e 2009 legato alla crisi.
In sintesi, dalle rielaborazioni dell’Abi emerge che nel periodo 2004-2010 l’indice di affordability per la totalità delle famiglie italiane si è sempre collocato su valori positivi, con un trend particolarmente favorevole nell’ultimo biennio. Segno che, in media, l’acquisto dell’abitazione resta accessibile, anche grazie alla congiuntura caratterizzata da un basso costo del denaro e quindi a mutui con tassi favorevoli.