Federalismo: Rughetti su applicazione decreti delegati

0
358

Intervento a 360° sul federalismo fiscale di Angelo Rughetti, Segretario generale dell’Anci, durante il convegno sul tema “Titolo V, patto di stabilità, federalismo fiscale e tributi locali, Come cambia la vita dei Comuni”, organizzato oggi (11 maggio) a Roma da Anci Lazio. “Chiudere il prima possibile la fase di incertezza che sta caratterizzando l’applicazione dei decreti delegati sul federalismo, intervenendo in particolare sul norma riguardante il fisco municipale – ha esordito – E soprattutto garantire che per il 2011 i singoli Comuni non abbiano neanche un centesimo di minori trasferimenti rispetto al 2010”.
Rughetti ha poi aggiunto: “Serve avere certezze sui due Dpcm che riguardano le entrate dei Comuni e che ancora non sono stati emanati, nonchè sull’entità e la distribuzione del fondo perequativo. Inoltre dobbiamo porre rimedio allo scandalo che riguarda il Patto di stabilità: per la sua riformulazione c’è un accordo tra governo e Comuni, ma ancora nulla è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale”.
Passando in rassegna i problemi aperti del federalismo, Rughetti ha ricordato inoltre che “partiamo dal fallimento di quelli che nel 2001 furono i principi della riforma del Titolo V della Costituzione: in questi anni infatti, a dispetto delle previsioni normative, i Comuni non hanno avuto più autonomia, la spesa centrale è aumentata mentre diminuiva quella locale, così come sono aumentati i trasferimenti statali a scapito dell’autonomia impositiva dei Comuni. Anche oggi – avverte il Segretario dell’Anci, ci si ritrova di fronte a una norma, la legge delega sul federalismo fiscale, che in linea teorica concilia bene i principi di territorialità e solidarietà. La differenza, però, sta tutta nell’applicazione concreta di quei principi. Si scopre perciò che la norma sul fisco municipale, pur nel pieno rispetto teorico della delega e della Costituzione, presenta un mix di previsioni per quanto riguarda quelle che saranno le entrate dei Comuni che pone seri problemi, soprattutto nella fase transitoria, generando effetti diversi sui territori, e in molti casi penalizzanti