Inflazione: solo i prezzi continuano a crescere, mentre il potere di acquisto delle famiglie va sempre più giù

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Le decisioni sbagliate del governo si continuano ad abbattere sui cittadini. Anche ad aprile il tasso di inflazione si conferma in crescita, raggiungendo quota +2,6%. Un dato gravissimo ed inaccettabile che, come denunciamo da tempo, si trova in completa controtendenza rispetto ai principali indicatori della situazione economica del Paese. L’inflazione, infatti, è l’unico dato che, inspiegabilmente ed ingiustificatamente continua a crescere: i consumi sono in contrazione (del -6,5% negli ultimi 3 anni), e il credito al consumo, a consuntivo 2010, ha registrato un crollo del -5,3%. Per di più, in assenza di interventi, nel 2011 questi dati sono destinati a peggiorare. Quel che preoccupa maggiormente, inoltre, è la corsa dei prezzi del cosiddetto “carrello della spesa”, vale a dire i prodotti acquistati con maggiore frequenza: relativamente a tale paniere il tasso di inflazione è cresciuto di addirittura il 3,3%. Un dato allarmante, che influisce pesantemente sulle condizioni di vita e abitudini dei cittadini. Da mesi infatti, persino sul versante alimentare, si registra non solo un crollo dal punto di vista quantitativo, ma anche la tendenza a mettere in secondo piano la qualità dei prodotti pur di risparmiare. “Una situazione estremamente grave, che sicuramente il Governo ha contribuito a peggiorare con la “geniale trovata” di aumentare ulteriormente l’accisa sui carburanti, con ricadute pesanti non solo in termini diretti, ma anche, e lo stiamo vedendo, sui prezzi di tutti i beni di largo consumo trasportati su gomma.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef. I cittadini, che continuano a denunciare tale andamento presso i nostri sportelli, rivendicano azioni determinate e responsabili. E’ indispensabile, come ribadiamo da anni, disporre al più presto misure in grado di rilanciare la domanda di mercato ed avviare una ripresa dell’economia: – realizzando un serio piano di verifiche e controlli per contrastare severamente ogni tipo di speculazione, ricorrendo se necessario ad vero e proprio blocco di prezzi e tariffe; – avviare misure di sostegno esclusivamente per le famiglie a reddito fisso, lavoratori e pensionati, mettendo in moto uno spostamento delle risorse, anche attraverso operazioni solidaristiche, dai grandi patrimoni, dalle rendite finanziarie e dagli alti redditi verso quelli più bassi; – applicare al più presto i provvedimenti necessari per calmierare il prezzo dei carburanti: commissione istituzionale sulla doppia velocità, completa liberalizzazione, blocco settimanale degli aumenti; – rilanciare gli investimenti per lo sviluppo tecnologico e la ricerca, che hanno risvolti determinanti per l’occupazione e per la competitività sul piano internazionale.

 

Fonte: Federconsumatori