Lettere inedite di Garibaldi, Mazzini e patrioti friulani

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Lettere inedite tra Giuseppe Garibaldi, Giuseppe Mazzini e i patrioti di Udine, in particolare con Antonio Andreuzzi e GioBatta Cella. Ma anche leggere omaggio e ringraziamento che l’eroe dei due mondi indirizzò a fedeli friulani che appoggiarono la sua causa.

Sono questi alcuni dei cimeli esposti fino a fine maggio al Museo Etnografico del Friuli nell’ambito delle tante mostre che il Comune di Udine ha organizzato per i 150 dell’Unità d’italia.

L’esposizione, allestita nel salone di palazzo Giacomelli (via Grazzano) a ingresso gratuito, presenta alcuni manoscritti conservati nel Museo del Risorgimento cittadino ed ora esposti dopo molti anni.

Fra i preziosi carteggi mazziniani, figurano cinque lettere vergate su una carta sottilissima. In alcune si fa riferimento ai moti friulani del 1864, quando, dopo l’impresa garibaldina del 1862 e l’episodio dell’Aspromonte, il Partito d’azione aveva in animo l’organizzazione di un tentativo insurrezionale nel Veneto, in Friuli e in Cadore.

Nel 1863 Mazzini scrive “al mio amico Andreuzzi” esponendo il progetto dell’insurrezione che in seguito il Governo e l’Esercito avrebbero dovuto sostenere.
Lettere successive sono rivolte ai “Fratelli…” cioè ai cospiratori friulani cui “ l’appoggio non verrà meno” si legge “ma è necessario che bande composte da una cinquantina di uomini operino sulle montagne Un’insurrezione di bande nella zona delle Alpi: ecco il tutto”. L’insurrezione ebbe infatti luogo, ma con esito infelice. I nomi di Antonio e Silvio Andreuzzi tornano anche nelle lettere di Garibaldi. Da Caprera nel 1864 il generale incoraggia il giovane Silvio: “Dite ai nostri amici del Friuli di perseverare: persuadeteli ch’essi potranno al momento opportuno e colla loro ardita iniziativa decidere i destini d’Italia”.

I manoscritti sono confluiti agli inizi del ‘900 fra le raccolte risorgimentali. Il Museo Patriottico Friulano del Castello, gestito dalla Società Friulana dei Veterani e Reduci delle Patrio Battaglie annotava su bollettari la provenienza dei cimeli solo alcuni dei quali sono in questa esposizione. Del fondo, ora informatizzato, si sta provvedendo alla trascrizione, soprattutto delle lettere e in particolare la copiosa documentazione e lo scambio fra i patrioti friulani.

Come detto l’ingresso all’esposizione è gratuito. Il Museo Etnografico è aperto da martedì a domenica dalle 10.30 alle 19 (lunedì chiuso). Per informazioni 0432 271921.