Nel 2010, 1.423 contro le 1.744 dell’anno precedente. Confermato il trend positivo registrato negli ultimi anni: dal 2007 ad oggi rapine più che dimezzate (-52%).
In calo anche bottino complessivo (-8,4%) e indice di rischio (-20,2%). È la fotografia di Ossif, il Centro di ricerca ABI sulla sicurezza. Calano le rapine in banca e diminuiscono anche l’indice di rischio e il bottino complessivo. Nel 2010, infatti, sono stati 1.423 i colpi allo sportello, con un calo del 18,4% rispetto ai 1.744 registrati nel 2009. La diminuzione conferma il trend positivo già registrato negli ultimi anni: dal 2007 ad oggi, infatti, le rapine in banca si sono più che dimezzate (-52%).
In calo del 20,2% anche il cosiddetto indice di rischio – cioè il numero di rapine ogni 100 sportelli in Italia – che è passato da 5,1 a 4,1, il valore più basso registrato negli ultimi venti anni. Sempre magri anche il bottino medio per rapina, con circa 23 mila euro, ed il bottino complessivo che è passato da 36,8 milioni di euro nel 2009 a 33,7 milioni nel 2010 (-8,4%): si tratta dell’ammontare più basso registrato negli ultimi venti anni.
Sono questi i principali risultati dell’indagine condotta da Ossif, il Centro di ricerca ABI in materia di sicurezza.
Lo studio è stato presentato al convegno ABI “Banche e Sicurezza”, la due-giorni di lavorosui temi chiave della sicurezza in banca.“Sul fronte della sicurezza – ha detto il vice Presidente dell’ABI, Giovanni Pirovano – la collaborazione tra banche, Istituzioni e Forze dell’ordine ha dato risultati importanti, come confermano anche i dati sulla riduzione delle rapine allo sportello. Parlando di criminalità, però,non si può mai abbassare la guardia. Per questo per le banche resta prioritario continuare a investire in sistemi di sicurezza sempre più evoluti e tecnologici, contribuendo allo stesso tempo alla riduzione dell’ampia circolazione di contante che ancora caratterizza il Paese”.
Ecco, più nel dettaglio, cosa emerge dalla fotografia scattata da Ossif.
La mappa delle rapine
Nel 2010, le rapine sono diminuite in 13 regioni, vale a dire in: Abruzzo (-8,3%, da 48 a 44), Calabria (-44,4%, da 18 a 10), Campania (-4,2%, da 119 a 114), Emilia Romagna (-20,5%, da 151a 120), Friuli Venezia Giulia (-25%, da 8 a 6), Liguria (-48,3%, da 58 a 30), Lombardia (-31,7%, da 445 a 304), Molise (-57,1%, da 7 a 3), Sardegna (-62,5%, da 16 a 6), Sicilia (-44,6%, da 177 a 98),Toscana (-35,2%, da 128 a 83), Trentino Alto Adige (-55,6%, da 9 a 4) e Veneto (-3,7%, da 82 a 79).
Nessuna rapina in Valle d’Aosta, mentre restano invariate in Piemonte (144 come nel 2009) e Umbria (17). I dati negativi riguardano: Basilicata (con 9 rapine da 5), Lazio (con 221 da 209), Marche (con 59 da 53) e Puglia (con 72 da 50).
Più tecnologia e collaborazione con le Forze dell’ordine a difesa degli sportelli
Le banche italiane investono ogni anno oltre 750 milioni di euro per rendere le proprie filiali sempre più sorvegliate e sicure. Adottando misure di protezione sempre più moderne ed efficaci e formando i propri dipendenti anche attraverso un’apposita Guida antirapina che recepisce suggerimenti di Polizia e Carabinieri. Ma la collaborazione con le Forze dell’ordine per la sicurezza allo sportello non si ferma qui: in 100 province italiane è già operativo il Protocollo anticrimine firmato dall’ABI con le singole Prefetture. È operativo, inoltre, l’Osservatorio intersettoriale Ossif sulla criminalità a cui partecipano, oltre al Ministero degli Interni, anche Poste, ConfCommercio, Federdistribuzione, FederFarma,Federazioni italiana tabaccai e Assovalori. L’obiettivo è migliorare la prevenzione del fenomeno anche attraverso lo scambio di dati e informazioni su furti e rapine e la condivisione di best practice.