Viterbo: l’ippovia per rilanciare il turismo locale

0
467

La scorsa settimana il Concorso ippico internazionale di Piazza di Siena, a Roma, ha ospitato la presentazione del progetto “L’ippovia della regione del tufo”, un idea nata dall’incontro di due progetti: quello relativo alle ippovie italiane Fise e il progetto di marketing territoriale (tre Regioni, tre provincie, un territorio) che abbraccia una ventina di Comuni della provincie di Viterbo, Terni e Grosseto.

Ad illustrare il progetto era presente l’assessore al Turismo della Provincia di Viterbo Andrea Danti, insieme ai due capi-progetto Federico Forcelloni e Luciana Olimpieri e al presidente federale della Fise Andrea Paulgross. “Si tratta di un progetto – ha specificato l’assessore Danti – che fa parte di un più ampio piano di marketing territoriale rivolto alla promozione dei territori più piccoli, quei territori che hanno bisogno di mettersi in rete tra loro per reperire energie e fondi per la propria promozione”.

“Il circuito individuato – ha proseguito l’assessore – si snoda tra colline, vigneti, boschi e formazioni tufacee. Un territorio nascosto, situato nella zona settentrionale del distretto vulcanico Vulsino dove convergono i territori del Lazio, dell’Umbria e della Toscana. Un’area, disseminata di siti archeologici e antichissime tombe etrusche, oltre che di antichi borghi e castelli, assolutamente da visitare che ospita in pochi chilometri cinque dei “Borghi più belli d’Italia”: Pitigliano, Sorano, Sovana, Torre Alfina e Civita di Bagnoregio”.

“Una regione – ha continuato Danti – che, inoltre, offre selve e parchi, come la Selva del Lamone, la Riserva Naturale di Monte Rufeno con il bosco monumentale del Sasseto e la Valle dei Calanchi; ed è attraversata da antiche vie come la Via Francigena, il Sentiero dei Briganti e le Vie Cave Etrusche. Un tracciato ricco di percorsi naturalistici, l’ideale per escursioni a cavallo a piedi e in bicicletta”.

“Questo tracciato – ha concluso Danti – assume un importanza enorme per il settore del turismo locale, visto che si potranno affiancare alle attrattive naturalistiche e sportive gli altri eventi che caratterizzano il turismo culturale e quello enogastronomico della zona”.