Mille posti di lavoro a favore dei disabili in occasione dell’Expo 2015

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Firmato al Pirellone un protocollo di intesa per la tutela delle persone con handicap. Le forme contrattuali previste variano da tirocini a stage, a contratti a tempo determinato. Il governatore Formigoni: “Un evento che rappresenta una grande opportunità per definire nuove politiche di inclusione”.

Saranno almeno mille i posti di lavoro messi a disposizione per le persone con disabilità in occasione delle attività legate a Expo 2015. Questo il contenuto del recente protocollo firmato dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, con Expo spa e diverse associazioni di rappresentanza e tutela delle persone con handicap. “Expo 2015 rappresenta una grande opportunità anche per definire nuove politiche di inclusione lavorativa di soggetti con disabilità”, ha commentato il governatore. “Vogliamo promuovere una cultura della centralità della persona, in grado di portare, anche se patisce una disabilità, un contributo qualificato e prezioso nel mondo del lavoro e dell’impresa”.

L’impegno dell’INAIL per la prevenzione. Proprio lo scorso 18 aprile l’Expo spa, insieme a Cgil, Cisl e Uil di Milano e Lombardia, ha varato un progetto in materia di prevenzione realizzato in stretta collaborazione con INAIL: il piano di interventi – che prevede la realizzazione di un ambulatorio che potrà restare nel sito anche dopo la manifestazione, ma anche agevolazioni assicurative e formazione per le imprese – ha la finalità di garantire la massima tutela alle persone impegnate nella realizzazione dell’evento (e, fra questi, anche ai circa 28mila volontari che, per legge, non sono garantiti da copertura assicurativa).

Parte delle risorse dall’accordo quadro col ministero del Lavoro. Le forme contrattuali a favore delle persone con disabilità previste dal protocollo varato dalla Regionale sono molteplici e prevedono tirocini lavoratovi e/o formativi, borse lavoro, stage lavorativi, contratti a tempo determinato. La Lombardia, ha assicurato Formigoni, metterà sul piatto risorse proprie, reperibili in parte anche nell’ambito dell’accordo quadro siglato col ministero del Lavoro (che prevede un finanziamento di 20 milioni per progetti di inserimento lavorativo relativi proprio alla realizzazione di Expo 2015).