Con la firma del relativo protocollo d’intesa, è stato ufficialmente costituito il Gruppo di azione costiera (Gac), che riunisce i soggetti pubblici e privati coinvolti nello sviluppo sostenibile delle zone di pesca.
Promotori del partenariato sono la Provincia di Vibo Valentia e il Parco marino regionale Costa degli Dei, che in questi ultimi mesi hanno condotto un’azione sinergica per sollecitare, attraverso una serie di riunioni di carattere informativo, l’adesione al Gac di tutti gli attori a vario titolo coinvolti nello sfruttamento delle risorse ittiche e nella loro salvaguardia, in vista della partecipazione al bando regionale che assegnerà i fondi europei a favore del settore (Asse IV del Fep).
In particolare, il bando finanzierà l’attività di tre soli Gac in tutta la Calabria, da qui la necessità di predisporre un partenariato altamente rappresentativo e capace di concorrere con successo per l’assegnazione delle risorse.
A coordinare l’iter che ha portato alla firma del documento costitutivo sono stati il presidente del Parco marino, Antonio Montesanti, e l’assessore provinciale alle Attività produttive e alle Politiche comunitarie, Paolo Barbieri, che – in accordo con l’assessore alla Pesca Domenico Crupi – hanno incontrato i vari soggetti interessati ad aderire al Gac, tra cui le imprese impegnate nel comparto ittico e le rispettive associazioni di categoria. Al Gruppo di azione costiera promosso dai soggetti vibonesi, ha aderito anche la Provincia di Catanzaro, motivo questo di grande soddisfazione per i promotori, sottolineato oggi in occasione della sigla del protocollo d’intesa.
«Abbiamo conseguito un ottimo risultato – ha rimarcato Barbieri -, perché siamo riusciti a costituire un partenariato molto rappresentativo e competitivo, che offre dunque maggiori garanzie di successo nell’intercettazione delle risorse destinate al settore ittico e alla tutela delle coste».
Sulla stessa lunghezza d’onda Montesanti, che ha ribadito il ruolo di garanzia del Parco nelle dinamiche di sfruttamento sostenibile delle risorse marine, al fine di coniugare sviluppo e tutela dell’ambiente.
Il Gac, infatti, dovrà promuovere la crescita del settore, in un’ottica di salvaguardia territoriale e di valorizzazione della fascia costiera, anche da un punto di vista sociale e culturale, ad esempio, attraverso la riqualificazione degli antichi borghi marinari dediti storicamente alla pesca. In questo contesto progettuale le azioni da intraprendere saranno finalizzate al rafforzamento della redditività delle zone di pesca; alla diversificazione delle attività in considerazione delle potenzialità offerte dal nuovo Parco marino, con particolare attenzione alla risorsa turistica; alla valorizzare dei prodotti ittici locali attraverso l’ottimizzazione della l’intera filiera, fino alla commercializzazione.