Dopo le proteste degli operatori del settore fotovoltaico il Governo ha emanato un nuovo Decreto con il quale ha definito i nuovi incentivi per la produzione di energia elettrica da impianti fotovoltaici. Il Decreto Ministeriale del 5 maggio 2011 “Incentivazione della produzione di energia elettrica da impianti solari fotovoltaici” ha definito le modalità di incentivazione degli impianti fotovoltaici entrati in esercizio dopo il 31 maggio 2011 ed entro il 31 dicembre 2016.
La revisione del meccanismo di incentivazione prevede la distinzione degli impianti fotovoltaici in due macro classi: “Grandi e piccoli impianti”. Sono definiti come “piccoli impianti” tutti quelli realizzati su edifici che hanno una potenza non superiore a 1000 kWp, gli altri impianti fotovoltaici (quelli a terra) con potenza non superiore a 200 kWp operanti in regime di scambio sul posto, nonché gli impianti fotovoltaici di potenza qualsiasi realizzati su edifici ed aree delle Amministrazioni pubbliche.
Sono definiti come “Grandi impianti” gli impianti diversi dai “Piccoli impianti” quindi quelli realizzati su edifici la cui potenza risulti maggiore di 1000 kWp oppure tutti gli altri impianti di potenza superiore ai 200 kWp non operanti nel regime di scambio sul posto. (il servizio dello scambio sul posto consiste nella possibilità di prelevare l’energia elettrica dalla rete nazionale, quando la produzione non è sufficiente a coprire il proprio fabbisogno e, viceversa, immetterla quando la produzione elettrica eccede i propri consumi).
Dal punto di vista incentivante le tariffe garantite dallo Stato saranno soggette a riduzioni significative. A partire da giugno 2011 e fino a fine anno, le tariffe a cui si potrà accederte varieranno mesilmente (a partire dal 2012 e fino al 2016 la variazione avverrà semestralmente). A titolo esemplificativo, se un impianto collocato su edificio con una potenza compresa tra 1 kWp e 3 kWp venisse connesso alla rete nel mese di giugno 2011 otterrebbe per 20 anni una tariffa di 0.387 Euro/kWh prodotto, lo stesso impianto connesso alla rete nel mese di dicembre 2011 otterrebbe una tariffa ridotta del 23% pari a 0.298 Euro/kWh prodotto.
Alle tariffe incentivanti si potrà sommare, fino al 31 dicembre 2012 la possibilità di usufruire dello scambio sul posto (o del ritiro dedicato dell’energia prodotta), mentre per gli impianti che entreranno in esercizio a partire dal 2013 non sarà più posibile aggiungere al beneficio della tariffa incentivante quello dello Scambio sul Posto ma si usufruirà di una tariffa omnicomprensiva contentente una componente incentivante l’energia prodotta ed immessa in rete e una componente incentivante l’energia prodotta e autoconsumata.
All’interno del Decreto è prevista la possibilità di usufruire di contributi in conto capitale per la realizzazione di impianti fotovoltaici nel limite del 30% del costo dell’investimento, qualora gli impianti siano realizzati da privati su tetti e con potenza non eccedente i 20 kWp, oppure nel limite del 60% qualora a realizzare l’impianto sia un ente pubblico. Inoltre sono previste particolari agevolazioni per coloro i quali intendono rimuovere superfici in eternit e sostituirle con impianti fotovoltaici (0.05 Euro/kWh in più rispetto alla tariffa incentivante spettante).
L’incertezza normativa, causata dal vuoto legislativo lasciato dal Governo nazionale negli ultimi mesi, ha causato grandi problemi agli operati del settore; si spera, con questo strumento legislativo, in una ripresa del settore fotovoltaico che possa far tornare il livello di crescita a quello registrato nell’anno passato.
Dott. Bruno Mignogna
(Economista Energetico)