Una task force indagherà sulle scommesse sportive, allo scopo di raccogliere informazioni e valutare le segnalazioni di anomalie che provengono dai concessionari delle scommesse. E’ stato deciso nel corso di una riunione al Viminale tra il ministro dell’Interno ed i vertici del calcio e dello sport italiano.
«Il mondo dello sport, ed il calcio in particolare, attraggono molte scommesse. Non è nostro interesse impedirle ma è necessario regolamentarle», ha dichiarato il ministro dell’Interno Roberto Maroni, nel corso della conferenza stampa seguita all’incontro.
In Italia, infatti, il giro delle scommesse sportive è di oltre 6 miliardi di euro, dei quali 4,4 riguardano il calcio e 1,7 l’ippica.
Nel corso della riunione è stato affrontato il tema della regolarità degli eventi sportivi, per organizzare le necessarie azioni.
Nel campionato scorso sono stati 38 i casi segnalati di partite anomale. D’ora in avanti, ha sottolineato Maroni, «questi avvisi saranno valutati dall’unità investigativa che abbiamo creato e che vuole mettere in sicurezza gli eventi sportivi». L’organismo agirà sulle scommesse fatte in Italia mentre, per quelle fatte in Europa, il responsabile del Viminale si è impegnato a proporre all’Unione europea la creazione di un network sul modello dell’unità italiana.
Il gruppo operativo invece che condurrà le indagini sarà una task-force composta da rappresentanti della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza, dei Carabinieri e dalla Direzione investigativa antimafia condurrà le indagini.