Con riferimento all’esito della consultazione referendaria, l’assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Gli italiani sono molto più avanti della politica e dimostrano che nei momenti decisivi partecipano con entusiasmo per dare la rotta. Sono dell’opinione che la difesa della gestione pubblica del servizio idrico integrato abbia fatto da traino alla consultazione referendaria, nella speranza che la valanga di si che si dovessero scrutinare restituisca una legislazione sinceramente liberale che si sottrae dall’obbligo illiberale dell’affidamento ai privati.
“Nel risultato c’e’ ovviamente più di una suggestione autobiografica, ove spicca la soddisfazione per un’azione amministrativa che sino a questo momento ho compiuto accompagnato da più di una perplessità, che a volte militavano a rendermi somigliante più ad un rabdomante che ad un amministratore pubblico.
“Mi spiace soltanto che la campagna referendaria sia stata accompagnata da molte opinioni disinformate o malevole, tipo quelle di Mantovano e Quagliariello in varie trasmissioni televisive, dirette a conseguire il risultato dell’astensione diffamando gli straordinari risultati raggiunti dalla Puglia col suo gestore pubblico, l’Acquedotto Pugliese, così tradendo la storia secolare della nostra regione.
“Ora che i Cittadini hanno parlato, chiedendo di porre fine al frastuono della diatriba, tocca a noi portare all’approvazione la legge di ripublicizzazione di AQP, sulla quale domani mattina presenterò alcuni emendamenti per renderla conforme all’esito referendario e al nostro punto di vista culturale e politico. Da cittadino spero che la lezione impartitaci sia idonea a produrre fatti concreti, utili a custodire il creato, come e’ stato detto e scritto autorevolmente, ed a preservare giustizia ed equità”.