Sono le prime borse di studio per studenti universitari con disturbi specifici dell’apprendimento. L’iniziativa rientra nel programma triennale di Fondazione Telecom Italia per combattere la dislessia nelle scuole italiane.
Fondazione Telecom Italia ha assegnato – nell’ambito della cerimonia di conferimento di premi e borse di studio organizzata dall’Università La Sapienza di Roma – tre borse di studio del valore di 4.000 € all’anno per tre anni a tre studenti dell’Ateneo affetti da dislessia o da altri disturbi specifici dell’apprendimento (disgrafia, disortografia, discalculia). Si tratta delle prime borse di studio assegnate in Italia a studenti universitari dislessici. L’iniziativa fa parte del programma triennale di Fondazione Telecom Italia, realizzato con l’Associazione Italiana Dislessia, per combattere i DSA nelle scuole italiane.
“Gli studenti premiati da Fondazione Telecom Italia sono testimoni di un percorso compiuto con successo per combattere la dislessia, una forma di disagio che spesso viene sottovalutata, ma che può influire negativamente sulla crescita dei giovani” afferma Fabio Di Spirito, Segretario Generale di Fondazione Telecom Italia.
“Si tratta di un grande patrimonio umano e intellettuale da tutelare e aiutare, per il quale esistono forme di contrasto e di compensazione che permettono alla persona dislessica di inserirsi senza problemi nelle attività dello studio, del lavoro e delle relazioni sociali”.
Il Programma Dislessia di Fondazione Telecom Italia e AID Fondazione Telecom Italia – in piena coerenza con la propria missione volta a concentrare attività e risorse sui bisogni della società non ancora emersi o poco conosciuti, sulla promozione del diritto allo studio e alla conoscenza come fattore fondamentale di abilitazione e inclusione sociale – nel 2009 ha deciso di avviare con l’Associazione Italiana Dislessia un articolato programma di interventi per combattere la dislessia nelle scuole italiane.
Obiettivo principale del programma è affrontare su più fronti, in modo efficace e risolutivo, un problema come la dislessia che in Italia si stima interessi circa 350.000 studenti fra i 6 e i 19 anni, pari al 4-5% della popolazione scolastica (mediamente uno studente ogni classe di 20 alunni) ed è causa frequente di abbandono scolastico e di correlati problemi di autostima e di motivazione all’apprendimento.
Il programma ha durata di tre anni scolastici e prevede un investimento, da parte di Fondazione Telecom Italia, di 1,5 milioni di euro. Si articola in quattro progetti operativi:
1. “Non è mai troppo presto”: progetto finalizzato alla messa a punto di un percorso di screening scientificamente accettato per il riconoscimento precoce della dislessia.
2. “A scuola di dislessia”: programma di formazione specifica degli insegnanti sui DSA nelle scuole di ogni ordine e grado.
3. “Campus”: settimane residenziali nelle quali i ragazzi sperimentano diverse modalità di utilizzo degli strumenti compensativi tra cui computer e programmi di ausilio alla lettura.
4. “Lo zaino multimediale”: una biblioteca digitale per fornire libri scolastici in formato pdf agli studenti affetti da DSA.