Entro fine giugno manovra e delega fiscale

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La manovra arriverà entro fine giugno e insieme ci dovrebbe essere anche la delega fiscale. Il premier, Silvio Berlusconi, ha spiegato infatti che ”la manovra la presenteremo nei giorni immediatamente successivi alla verifica del 22 giugno” e dopo il Consiglio Europeo (il 23-24). Quindi potrebbe essere nel Cdm di giovedì 30 giugno (ma il ministro dell’Economia Giulio Tremonti è previsto a Parigi all’Ocse) o addirittura prima, Berlusconi ha parlato infatti dei primi giorni della settimana (una data possibile è martedi’ 28). E ha rassicurato: ”abbiamo le idee chiare e non siamo preoccupati dell’impatto che potra’ avere sull’opinione pubblica”.

Cioè nessuna ipotesi di ‘lacrime e sangue’. Insieme, o poco dopo, come dice il sottosegretario all’Economia, Luigi Casero, arriverebbe la delega fiscale (”tra una quindicina di giorni”, dice Casero). Non sarebbero previsti solo tagli (dalle auto blu, dice Renato Brunetta sono possibili risorse per 1,5 miliardi in 3 anni e non ”non esiste” l’ipotesi di un blocco dei contratti dopo il 2013) ma anche l’allentamento del patto di stabilità interno per i Comuni attraverso, ad esempio, lo sblocco degli investimenti per quelli più virtuosi.

Sul fronte riforma fiscale emergono intanto maggiori dettagli sui contenuti: si studia un intervento sulle famiglie ma non si tratta del quoziente familiare del quale si discute da anni e che costa, nella versione francese, oltre i 20 miliardi. Si parla dell’accorpamento di deduzioni in un’unico ‘mezzo’. Ad esempio, come si ipotizzava tempo fa, un assegno.

Una proposta è stata avanzata da Luigi Abete: con l’innalzamento delle aliquote Iva si recupererebbero 40 miliardi che servirebbero a: alleggerire di 13 miliardi le imposte sui redditi più bassi (aliquota minima dal 23 al 20%); recuperare 8 miliardi da destinare a quanti si trovano sotto la soglia del reddito tassabile, e altri 15 per integrare il sussidio di disoccupazione.