Oggi, durante un’Audizione all’8° Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera, i rappresentanti di Rete Imprese Italia hanno sottolineato che l’efficienza, l’economicità e la concorrenzialità dei mercati dell’energia dipendono anche dall’efficacia e dalla coerenza delle scelte fatte per lo sviluppo dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili, aspetti a cui Rete Imprese Italia assegna un ruolo fondamentale.
Pertanto Rete Imprese Italia chiede una strategia trasparente, coerente con gli impegni europei, che valuti con un’ottica complessiva tutti gli strumenti a disposizione e, soprattutto, che sia stabile nel tempo.
Rete Imprese Italia ritiene che la sostenibilità energetica non possa essere affrontata separatamente dalla politica energetica nel suo complesso.
“L’esito del referendum – sottolinea Rete Imprese Italia – impone uno sforzo aggiuntivo nella direzione delle fonti rinnovabili, considerati gli impegni ambientali in termini di riduzione delle emissioni e l’importanza di aumentare l’autonomia energetica del nostro Paese diversificando il mix di approvvigionamento”.
In particolare, secondo Rete Imprese Italia, la politica di sostegno nazionale dovrebbe basarsi su 4 interventi: premiare maggiormente gli impianti diffusi di piccola potenza; prevedere e incrementare gli incentivi per l’energia rinnovabile prodotta in presenza di interventi di efficienza energetica dell’immobile e dei cicli produttivi; individuare meccanismi di copertura in grado di garantire il giusto equilibrio tra il sostegno alle rinnovabili e l’esigenza di limitare l’impatto dei costi sui consumatori finali di energia; evitare di porre tetti quantitativi periodici di potenza installabile per le singole tecnologie e fissare, invece, delle tappe per la produzione complessiva, armonizzando ed allineando la redditività delle diverse tecnologie per evitare fenomeni speculativi.
Inoltre, Rete Imprese Italia ritiene necessario cogliere appieno le opportunità che il settore delle rinnovabili può offrire allo sviluppo economico e dell’occupazione incentivando maggiormente lo sviluppo della filiera connessa alle fonti rinnovabili con l’introduzione di misure agevolative accessibili anche alle PMI.