Bankitalia, boom di sanzioni di importi rilevanti nel 2010 e nei primi cinque mesi del 2011

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Una recentissima relazione della Banca d’Italia riporta delle notizie importanti che riguardano i controlli obbligatori sul sistema bancario ed in particolare le sanzioni irrogate agli enti sottoposti a vigilanza che Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti” ritiene funzioni fondamentali per la tutela dei cittadini in sistemi, quello bancario e quello dell’intermediazione finanziaria, non sempre trasparenti.

Secondo il suddetto documento nel 2010 e nei primi cinque mesi del 2011 è da segnalarsi un decisivo aumento dell’attività sanzionatoria della Banca d’Italia che è da attribuirsi all’incremento “dei controlli sugli intermediari bancari e finanziari, alla crescente attenzione ai temi della protezione della clientela e alla tutela dell’integrità del mercato e, in generale, al più accentuato rigore nell’enforcement nell’attività di vigilanza”.

La relazione pone poi l’accento sulla circostanza che alcune delle condotte illecite rilevate – particolarmente quelle riscontrate presso intermediari poi sottoposti a provvedimenti straordinari – sono così rilevanti a causa della “gravità dei fatti rilevati”, comportando come conseguenza l’irrogazione sanzioni unitarie di elevatissimo importo.

È dunque assai significativa la cifra globale delle sanzioni pecuniarie applicate nel 2010 che risulta essere praticamente raddoppiata rispetto ben 18,2 milioni a fronte dei 9,7 del 2009 così come  il numero dei provvedimenti sanzionatori elevati è in decisivo aumento ben 145 contro 113 e che hanno riguardato oltre 1.000 tra persone fisiche e giuridiche (esponenti aziendali, partecipanti al capitale, intermediari). Altri 49 procedimenti amministrativi dello stesso tipo si sono stati archiviati. La tendenza al rialzo non è mutata nei primi cinque mesi del 2011 nei quali sono stati già adottati 51 provvedimenti per un totale di 7,6 milioni che hanno riguardato oltre 500 tra persone fisiche e giuridiche.

Come c’era da aspettarsi il maggior numero di verifiche ha riguardato i controlli presso gli intermediari anche se numerosi sono stati i procedimenti avviati a seguito di segnalazioni di irregolarità provenienti da altre autorità e organi inquirenti (in specie, la Guardia di finanza) o si è sulla base di elementi tratti dall’attività di vigilanza.

A seguito di tali controlli ispettivi e a distanza vi è stato un gran numero di procedimenti di cancellazione di intermediari dell’elenco generale ex art. 106 TUB.

Giovanni D’AGATA