In relazione alle notizie pubblicate da varie testate in merito agli accertamenti fiscali nei confronti di Alberto Sergio Aleotti (Gruppo Menarini), l’Agenzia delle Entrate precisa quanto segue.
Gli accertamenti riguardavano maggiori imposte evase per circa 500 milioni di euro, più sanzioni e interessi, e sono stati definiti con l’impegno al pagamento di circa 330 milioni di euro. E’ dunque infondato il riferimento all’importo di 3 miliardi di euro contenuto in alcuni articoli pubblicati oggi.
“La vicenda in questione – ha dichiarato Luigi Magistro, direttore centrale Accertamento dell’Agenzia delle Entrate – rappresenta il caso più rilevante di evasione internazionale mai trattato, il cui esito positivo per l’Erario è stato favorito dai recenti interventi normativi sul contrasto a queste forme di evasione”. In particolare, la presunzione che i capitali detenuti all’estero e non dichiarati costituiscono, salvo prova contraria, redditi non tassati in Italia.
Da oltre due anni l’Agenzia delle Entrate sta sviluppando un’intensa attività di controllo su questo fronte, con centinaia di indagini aperte che hanno già portato a considerevoli risultati, oltre a quello riguardante Aleotti. In particolare, solo l’anno scorso, le 125 segnalazioni trasmesse agli Uffici in seguito a indagini e controlli sugli illeciti fiscali internazionali hanno portato alla luce attività estere e trasferimenti non dichiarati per oltre 7,5 miliardi di euro.