Viterbo: protocollo d’intesa col Tribunale per reinserire i cassintegrati

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FOTO DI REPERTORIO

Continua la positiva collaborazione fra la Provincia e il Tribunale di Viterbo, sancita da un protocollo d’intesa sottoscritto ad aprile nell’ambito del progetto GIUSTI@IUTO.

La Provincia ha siglato questo accordo con il Tribunale, per sopperire la grave carenza di organico che ha colpito il settore Giustizia a seguito di numerosi pensionamenti cui non hanno fatto seguito nuove assunzioni. Il protocollo d’intesa prevede l’impiego, presso il Tribunale in attività integrative, di lavoratori in cassa integrazione o mobilità, purché percettori di indennità (legge n. 223/91), e di soggetti diversamente abili.

Tra maggio e giugno 2011 quattro giovani diversamente abili, preselezionati dalla AUSL di Viterbo, hanno iniziato un tirocinio presso le cancellerie del Palazzo di Giustizia.
Lunedì 18 luglio 2011 anche alcuni lavoratori in cassa integrazione inizieranno a prestare la loro opera.
I lavoratori cassintegrati, che hanno risposto ad un avviso pubblico, sono stati preselezionati dai Centri per l’Impiego della Provincia; il Tribunale ha poi scelto quelli che ha ritenuto più idonei. Svolgeranno incarichi nell’ambito degli uffici amministrativi o delle cancellerie giudiziarie per un tempo di venticinque ore settimanali percependo un’integrazione economica corrisposta loro direttamente dalla Provincia pari a 200,00 euro lorde mensili. L’impiego dei lavoratori cassintegrati nelle attività previste dal protocollo non determina l’instaurazione di un rapporto di lavoro né per la Provincia, né per il Tribunale, e non comporta la sospensione o la cancellazione dalle liste di collocamento o dalle liste di mobilità.
La durata massima dell’incarico non potrà superare i dodici mesi per singolo inserimento; nel caso dei lavoratori cassintegrati, l’incarico non potrà superare la durata del trattamento di cassa integrazione o mobilità.

“Questa iniziativa – ha spiegato l’assessore alle Politiche del Lavoro Paolo Bianchini – ha un’altissima valenza sociale. Oltre a dare sostegno a categorie di lavoratori in difficoltà per la perdita del posto di lavoro, aiutiamo un settore in sofferenza, quello della Giustizia dove la carenza di organico è causa di ritardi nella risoluzione delle controversie, specie in campo civile. Con questo progetto contiamo di contribuire a rendere più fluida la macchina giudiziaria, soprattutto nel lavoro amministrativo e di cancelleria che è quello dove maggiormente si percepisce l’urgenza di un incremento del personale”.