Il codice fiscale “impara” la pronuncia

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Nomi e cognomi con caratteri originali anche nella tessera sanitaria

Il Fisco si allinea al trattamento dei dati anagrafici effettuato dai Comuni. Con la circolare 34/E di oggi, va a regime la soluzione tecnica che consente all’Anagrafe tributaria di acquisire, nel formato originale, i dati anagrafici composti anche di caratteri “diacritici”, cioè caratteri che aggiunti ad una lettera dell’alfabeto ne modificano la pronuncia e ne distinguono il significato da parole simili, come, ad esempio, la dieresi (Ä) o l’accento circonflesso (Â).

Tessera sanitaria e codice fiscale – Non cambia il sistema di codifica per comporre il codice fiscale. Nome e cognome saranno riportati sulla tessera sanitaria e sul tesserino di codice fiscale in forma originale, ossia con eventuali caratteri diacritici, e anche in “forma traslitterata”, ricondotta cioè ai 26 caratteri maiuscoli previsti per la composizione del codice fiscale.

Allineamento alle anagrafi comunali – Il documento di prassi ottempera così alle norme di Stato Civile e di Anagrafe e alle diverse disposizioni a tutela delle minoranze linguistiche. I caratteri diacritici verranno acquisiti in Anagrafe Tributaria a seguito della ricezione delle comunicazioni telematiche effettuate dai Comuni tramite il sistema INA-SAIA, gestito dal Ministero dell’Interno, che consente il collegamento logico virtuale delle anagrafi comunali, finalizzato alla circolarità delle comunicazioni anagrafiche tra Comuni e tra questi e tutte le PA.

Il testo della circolare è disponibile sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, www.agenziaentrate.gov.it, all’interno della sezione “Normativa e prassi”.