Cgia Mestre: stangata da 15 mld per regioni ed enti locali

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La CGIA di Mestre ha sommato i tagli alle Regioni ed agli Enti locali previsti dalla manovra correttiva del 2010 e da quella appena approvata la settimana scorsa. A regime, nel 2014, scuola, trasporti, salvaguardia del territorio e sociale subiranno i tagli maggiori.

“Purtroppo, – dichiara Giuseppe Bortolussi segretario della CGIA di Mestre – non ci sono solo gli effetti della manovra correttiva votata nei giorni scorsi a preoccupare i Governatori, i Presidenti delle Province ed i Sindaci. Ai 6,4 mld di euro di tagli previsti dal Dl 98/2011 , vanno aggiunti gli 8,5 mld introdotti dalla manovra correttiva approvata l’anno scorso. Nel 2014, quando gli effetti delle 2 manovre andranno a regime, la stangata in capo a Regioni ed Enti locali sarà di quasi 15 miliardi di euro”.

Appare evidente, sottolineano dalla CGIA, che questa sforbiciata ai trasferimenti avrà delle ripercussioni negative sulle tasche dei cittadini italiani.

“Mentre le casse dello Stato beneficeranno di una riduzione di spesa pari a quasi un punto di Pil – prosegue Bortolussi – è molto probabile che per far fronte a questi mancati trasferimenti le Regioni, le Province ed i Comuni aumenteranno le tasse locali per far quadrare i loro magri bilanci. Un’operazione già iniziata in questi ultimi mesi, visto che in molte città sono rincarate le tariffe dell’acqua, dei rifiuti, dei trasporti, le spese per le mense scolastiche o le rette delle case di riposo.”

L’analisi della CGIA di Mestre ha cercato di capire dove le Regioni, le Province ed i Comuni, sulla base delle loro attuali voci di spesa, saranno costrette a tagliare.

“In generale – conclude Bortolussi – le voci di spesa che maggiormente risentiranno di questi tagli saranno quelle legate al funzionamento della macchina amministrativa di ciascun ente locale, la scuola, i trasporti, la salvaguardia del territorio ed i servizi sociali.”

Vediamo per ogni livello di Amministrazione pubblica quali saranno i capitoli di spesa maggiormente penalizzati dai tagli previsti dalle due manovre (Dl 78/2010 e Dl 98/2011).

COMUNI:
Si stima che nel 2014 i tagli complessivi ammonteranno a 4,5 mld di euro, pari al 6,7% della spesa complessiva in capo ai Comuni.
Ipotizzando dei tagli lineari, le principali funzioni di spesa interessate da queste misure saranno:

• i servizi generali per un importo di 1,36 mld di €;
• il territorio e l’ambiente per 891 milioni di €;
• la viabilità ed i trasporti per 615 milioni di euro;
• l’assistenza sociale per 602 milioni di €;
• l’istruzione per 429 milioni di €.

PROVINCE:
Si stima che nel 2014 i tagli complessivi ammonteranno a 1,3 mld di euro, pari al 10,9% della spesa complessiva in capo alle Province.
Ipotizzando dei tagli lineari, le principali funzioni di spesa interessate da queste misure saranno:

• i servizi generali per un importo di 339 milioni di €;
• il territorio per 276 milioni di €;
• l’istruzione per 242 milioni di €;
• i trasporti per 153 milioni di €;
• lo sviluppo economico per 117 milioni di €.

REGIONI ORDINARIE:
Si stima che nel 2014 i tagli complessivi ammonteranno a 6,1 mld di euro, pari al 17% della spesa complessiva in capo alle Regioni ordinarie.
Ipotizzando dei tagli lineari, le principali funzioni di spesa interessate da queste misure saranno:
• i servizi generali per un importo di 1,03 mld di €;
• trasporto su strada per 783 milioni di €;
• trasporto ferroviario per 533 milioni di €;
• l’assistenza sociale per 504 milioni di €;
• orientamento e formazione professionale per 372 milioni di €;
• Industria ed energia per 337 milioni di €;
• Opere pubbliche per 272 milioni di €;
• Agricoltura ed zootecnia per 258 milioni di €.

REGIONI E PROVINCE A STATUTO SPECIALE:
Si stima che nel 2014 i tagli complessivi ammonteranno a 3 mld di euro, pari al 14,5% della spesa complessiva in capo alle Regioni e alle Province a Statuto speciale.
Ipotizzando dei tagli lineari, le principali funzioni di spesa interessate da queste misure saranno:

• i servizi generali per un importo di 539 milioni di €;
• la finanza locale per un importo di 513 milioni di €;
• l’istruzione per 264 milioni di €;
• l’assistenza sociale per 199 milioni di €;
• l’agricoltura e la zootecnia per 174 milioni di euro;
• il trasporto su strada per 136 milioni di €;
• la cultura per 124 milioni di €.