Ci sono voluti 16 anni per dire addio a una tariffa professionale a detta di molti ormai lontana dalle reali esigenze di commercialisti ed esperti contabili: il processo di adeguamento è solo all’inizio, ma dal mese di ottobre 2010 – quando è entrata ufficialmente in vigore – ad oggi, i professionisti sembrano acquisire maggiore confidenza con le importanti novità introdotte. Novità oggetto di un interessante incontro svoltosi all’hotel Excelsior di Catania, organizzato dall’Odcec etneo, presieduto da Margherita Poselli.
Dopo i saluti introduttivi del vicepresidente dell’Ordine Roberto Cunsolo – che ha sottolineato «la centralità di un provvedimento che va di pari passo con i nuovi sbocchi lavorativi e i moderni mezzi tecnologici» – ad aprire i lavori, coordinati da Mario Indelicato (Area delega tariffa professionale e liquidazione Odcec Catania), è stato il consigliere del Consiglio nazionale (Cndcec) Massimo Mellacina che ha proposto un confronto tra il “prima” e il “dopo”, elencando differenze e vantaggi. «Viene dato più valore alla prestazione – ha sottolineato – perché la nuova tariffa si propone come punto di riferimento non solo per i “veterani” ma soprattutto per le “giovani leve” che godranno appieno delle nuove disposizioni. La categoria ha ora finalmente onorari unici e aggiornati, che riconoscono l’aumento del costo della vita degli ultimi quindici anni».
In quanti, oggi, saprebbero calcolare ad esempio il rimborso per le spese di viaggio, a seconda del tipo di mezzo o di alloggio? Più in generale non è ancora chiara la disciplina della nuova tariffazione ed è per questo che il Consiglio nazionale – a partire dal 1° settembre 2011 – metterà a disposizione un software per il calcolo dei compensi, valido tutti i tipi di prestazione, scaricabile dal sito www.cndcec.it a titolo gratuito.
La nuova tariffa non fa più distinzione tra professionisti iscritti nelle sezioni A e B dell’Albo unico dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili, prevede una rivalutazione del 50% sugli onorari, reintroduce il rimborso delle spese generali di studio nella misura di 2.500 euro per ciascuna parcella e la soglia minima, seppur prevista, ha una funzione orientativa e non vincolante. Ed è su questo argomento che arriva il monito di Mellacina: «La tariffa non deve diventare uno strumento al ribasso, è bene arrivare ad un accordo che soddisfi entrambe le parti ma a condizione che venga garantita la qualità della prestazione». Nel corso dell’incontro sono intervenuti Salvo Dieli e Maurizio Stella (rispettivamente componenti Area delega Tariffa professionale Cndcec e Odcec catania).