Fai Cisl – Ferrero: rinnovato il contratto a 6000 lavoratori

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“Nonostante le nubi minacciose che si addensano sulla situazione complessiva del sistema Italia, la FAI Cisl non rallenta il suo impegno nell’attività negoziale, che si estrinseca nel rinnovo dei contratti integrativi nelle aziende del comparto agroalimentare, molti già realizzati e con l’ulteriore tassello particolarmente significativo, nel corso della notte scorsa, per i 6 mila lavoratori in Italia del gruppo FERRERO”. Lo sottolinea il Segretario generale Augusto Cianfoni, che aggiunge: “Nonostante la crisi, abbiamo confermato la nostra capacità di remare controcorrente e di raggiungere importanti obiettivi di miglioramento delle condizioni dei lavoratori, in una strategia di sviluppo di un Gruppo, che ha raggiunto, con la valorizzazione della risorsa lavoro, incrementi molto significativi nello stesso fatturato”.

“E’ la riprova- conclude Cianfoni – che la nostra paziente opera di mediazione, che si traduce nell’attività negoziale, è sempre capace, anche in condizioni particolarmente complesse, di sviluppare istituti e meccanismi per la migliore tutela dei lavoratori, anche sotto il profilo salariale, che hanno come assi di riferimento la crescita della produttività, la competitività aziendale, la responsabilità e l’attiva partecipazione”.

Il segretario nazionale della FAI Cisl, Stefano Faiotto, che ha guidato la delegazione della Federazione nella trattativa, coadiuvato dai coordinatori nazionali Ermanno Bonaldo e Armando Savignano, richiama gli aspetti salienti del protocollo d’intesa, che riflette un modello moderno ed innovativo delle relazioni industriali, già saldamente sperimentato nel gruppo Ferrero. “La flessibilità negoziata – osserva – degli orari di lavoro per rispondere al meglio, sotto il profilo degli assetti produttivi ad un mercato estremamente esigente e competitivo; lo sviluppo della bilateralità anche attraverso la costituzione di gruppi di progetto e di commissioni tecniche; lo sviluppo della previdenza complementare e dell’assistenza integrativa sanitaria; un sistema integrato e di gestione per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro; la formazione permanente, con ben definiti percorsi didattici, per il miglioramento professionale delle risorse umane, patrimonio strategico del gruppo; l’attenzione alle pari opportunità e la possibilità di richiedere ulteriori sei mesi di esclusione dal turno notturno per le lavoratrici madri che abbiano figli superiori ai 3 anni di età; la stabilizzazione fino 200 unità, nel corso della vigenza dell’intesa (30 giugno 2011- 30 giugno 2014); di particolare interesse infine l’intesa che le Parti hanno messo in campo sul tema sicurezza sul lavoro attraverso una sperimentazione che si articolerà nei tre anni di vigenza contrattuale con un importante coinvolgimento dei lavoratori in una logica di sviluppo di una ‘cultura della sicurezza’”.

Nel corposo testo del protocollo, oltre 70 pagine, merita anche l’attenzione alle famiglie dei lavoratori, con l’estensione, ad esempio delle visite pediatriche fino all’età di 14 anni, mentre l’azienda si propone di organizzare un servizio gratuito di ambulatorio medico-pediatrico; la possibilità, per far fronte ad emergenze di salute, di una seconda anticipazione del TFR ed alla indennità, nell’eventualità di decesso, fino a tre anni di retribuzione. Ed inoltre la possibilità di stage all’estero per i figli di lavoratori che abbiano conseguito la laurea di primo livello ed il contributo a copertura delle tasse scolastiche per quelli che accedono al primo anno di università.

Interessante, infine, il sistema di incentivazione, che si costruisce sui seguenti criteri: obiettivi quantitativi (fatturato) e qualitativi (indici di qualità), obiettivo di reso come fattore premiante. Tradotto, in sintesi, al raggiungimento degli obiettivi, 1825 euro per 2012; 1900 per il 2013 ed altrettanti per il 2014.