Nonostante le oggettive difficoltà del settore Tabacco Sciolto, stretto fra normative europee dissuasive ed un progressivo calo dei consumi, è stato rinnovato il CCNL dei lavoratori addetti alla lavorazione del tabacco secco sciolto per il triennio 2011-13.
Il settore della prima trasformazione, inserito fra la fase agricola e quella industriale delle sigarette, occupa circa 10.000 lavoratori essenzialmente concentrati nelle Regioni di Umbria, Veneto, Toscana e Campania.
Piena soddisfazione per l’intesa raggiunta è stata espressa dal Segretario nazionale FAI Cisl Fabrizio Scatà che ha condotto la trattativa con l’APTI l’Associazione delle aziende che operano nel settore del tabacco greggio: “Il miglioramento delle relazioni industriali anche attraverso la costituzione di commissioni paritetiche a livello nazionale e regionale; la contrattazione di secondo livello anche su base territoriale; agevolazioni per i lavoratori migranti; rafforzamento della normativa sulle pari opportunità; incremento economico dell’8,2% nel triennio accompagnato da “una tantum” di 120 € a copertura dei primi sette mesi dell’anno, sono gli elementi caratterizzanti del nuovo CCNL”.
Il Segretario Generale della FAI Cisl Augusto Cianfoni ha positivamente commentato la sottoscrizione del contratto affermando: “La riconferma ed il rafforzamento della bilateralità attraverso la costituzione di apposite commissioni; l’estensione della contrattazione integrativa anche a livello territoriale; la triennalità; la copertura del salario dall’inflazione attesa per il triennio sono tutti elementi che si muovono nel solco della politica contrattuale perseguita dalla CISL e dalla FAI”.