Riforma apprendistato: iter più veloce

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Acceleratore sull’apprendistato. La Commissione Lavoro della Camera ha espresso a larghissima maggioranza, senza condizioni e osservazioni, il parere di competenza sullo schema di decreto legislativo in materia di apprendistato nel testo risultante dal confronto tra il Governo, le Regioni e le parti sociali.
Si tratta di un voto che dovrebbe consentire al Governo di varare il provvedimento prima della pausa estiva, dando corso alla riforma di un istituto essenziale per la migliore transizione dei giovani dalla scuola al lavoro e che può fornire, tenendo insieme adeguati percorsi formativi e attività lavorativa (secondo l’impostazione della legge Biagi) una risposta significativa ai problemi della occupabilità dei giovani e della qualificazione dell’offerta di lavoro.
Secondo il segretario generale aggiunto Cisl, Giorgio Santini: “Il parere positivo dato dalla Commissione Lavoro della Camera, in tempi rapidissimi, sul testo unico di riforma dell’apprendistato, è molto importante perché rende ancora possibile la conclusione dell’iter, che prevede ora il parere della Commissione Lavoro del Senato e la successiva decisione finale del Consiglio dei Ministri, prima della pausa estiva”. “In questo modo, già dalla ripresa dell’attività a settembre sarebbe pienamente utilizzabile il nuovo apprendistato per poter meglio rispondere alla disoccupazione giovanile, che rimane tra tutti il punto più critico del nostro mercato del lavoro. In questa situazione – conclude Santini – il fattore tempo non è neutro e pertanto chiediamo al Senato e al Governo di fare ogni sforzo per approvare al più presto definitivamente questa importante ed utilissima riforma”.
Un tema, quello dell’occupazione strettamente collegato allo stato di salute del sistema Paese, rispetto al quale ha fatto il punto l’ultimo bollettino curato da Bankitalia.
Numeri alla mano, l’occupazione nel 2010 è diminuita dell’1,4%; un calo, in linea, con i programmi formulati dalle imprese all’inizio dell’anno. È stato più forte nell’industria (2,2%) rispetto ai servizi (0,6%) e, seppure attenuato, proseguirebbe nell’industria anche nel corso del 2011(-1% nelle previsioni). Per le imprese industriali con 50 addetti e oltre, viene inoltre segnalato dai risultati nell’indagine, il numero di ore di cassa integrazione guadagni nel 2010 è diminuito rispetto all’anno precedente dal 9,2% al 6,1% delle ore effettivamente lavorate, restando su valori storicamente elevati. Il fatturato in termini reali è aumentato dell’1,1%; alla crescita delle imprese del settore industriale (+3,5%), in particolare quelle più orientate all’esportazione, si è contrapposta la flessione del settore terziario (-1,1%). È aumentata rispetto al 2009 la quota di imprese in utile dal 53 al 57,8%) ed è al contempo diminuita quella delle imprese in perdita (dal 30,5 al 25,5%).

Fonte: www.conquistedellavoro.it