Un nuovo piazzale operativo di 117.000 metri quadrati, realizzato con il riempimento di uno specchio d’acqua di 71.000 metri quadrati fra Sestri Ponente e Multedo e l’allestimento di nuove strutture e impianti per le attività navalmeccaniche, anche a carattere innovativo. La contemporanea dismissione dell’accosto di levante del pontile ‘Delta’ del Porto Petroli, una nuova organizzazione degli impianti petroliferi a terra e la realizzazione di una nuova boa off-shore al posto di quella attuale che sarà smantellata.
Sono questi gli obiettivi dell’accordo di programma per il ribaltamento a mare di Fincantieri a Sestri Ponente – salvaguardando la funzionalità del Porto Petroli – sottoscritto fra i Ministeri dello Sviluppo Economico, dei Trasporti e Infrastrutture, Regione Liguria, Provincia e Comune di Genova, Autorità Portuale, Fincantieri e Porto Petroli.
L’Accordo di programma, della durata di cinque anni, prevede anche la nascita di un comitato di coordinamento, costituito da un rappresentante di ciascun sottoscrittore dell’accordo e presieduto dal rappresentante del Ministero dello Sviluppo economico, che vigilerà sulla realizzazione delle intese operative. Tale comitato si riunirà, in via ordinaria, presso la sede del dicastero di Via Veneto.
Per finanziare la realizzazione dell’opera infrastrutturale sono stati stanziati 50 milioni di euro a cui si dovranno aggiungere altri 20 milioni di euro provenienti dal riparto delle risorse del Fondo per le infrastrutture portuali e un investimento di circa 50 milioni da parte di Porto Petroli Spa.
Alla firma del protocollo si è arrivati dopo circa tre anni di lavoro e tutti i soggetti coinvolti nel piano giudicano l’accordo uno strumento chiave per poter riorganizzare, ampliare e ottimizzare le potenzialità delle infrastrutture portuali e della funzionalità dell’area che coinvolge gli spazi di Fincantieri a Sestri Ponente e del Porto Petroli.
“Con la firma dell’accordo di programma – ha spiegato il Ministro per lo Sviluppo Economico, Paolo Romani – il governo ha mantenuto l’impegno con i lavoratori e le amministrazioni locali, salvaguardando un comparto strategico del made in Italy come la cantieristica navale. Il progetto permetterà a Fincantieri di proseguire e rafforzare le sue attività, concedendo vantaggi logistici anche al porto di Genova. Partendo da una situazione di crisi, abbiamo fatto in modo che Genova e il suo indotto possano continuare a svolgere un ruolo di primo piano nel settore della navalmeccanica. Ci sono tutte le prerogative strutturali, professionali e industriali per recuperare nuove quote di mercato investendo su qualità e tecnologia avanzata. Attraverso il comitato di coordinamento che si insedierà al Ministero monitoreremo con attenzione tutti i vari passaggi tecnici necessari alla realizzazione dell’accordo” ha concluso il Ministro.