“È una vergogna, questo è un vero esproprio”. Non usa perifrasi o mezzi termini il sindaco del capoluogo friulano, Furio Honsell, non appena venuto a conoscenza dell’esito delle votazioni in consiglio regionale, riunitosi fino all’alba il 29 luglio, a Trieste per la manovra di assestamento di bilancio.
“Dopo che gli udinesi, con 5 mila firme – attacca Honsell –, avevano chiesto la realizzazione della sede per il Museo Friulano di Storia Naturale e dopo che il Consiglio comunale di Udine aveva deciso di investire 8 milioni di euro nell’ex Frigo di via Sabbadini per la costruzione dell’opera, questo governo regionale ha preferito essere sordo alle domande della città. Avevo chiesto di accogliere la richiesta di trasferimento dei fondi dall’ex caserma dei vigili del fuoco all’ex Frigo – prosegue il sindaco –. Richiesta non del Comune, ma dei cittadini. Richiesta – incalza – che si è voluto non accogliere, non spostando i 5 milioni di euro dall’ex caserma dei vigili del fuoco alla nuova sede scelta per il museo”.
Il riferimento è al contributo di 5 milioni inizialmente stanziati dal precedente governatore Riccardo Illy sul cinema Odeon e spostati poi dall’attuale giunta regionale sull’ex caserma dei vigili del Fuoco.
“Il governo regionale – dichiara ancora Honsell –oggi ha dato uno schiaffo ai cittadini di Udine. Sono allibito, perché non si governa facendo i dispetti, ma ponendosi al servizio dei cittadini. In un momento di crisi economica, continuare a nascondere i 5 milioni di Illy è un comportamento da condannare con molta severità. Procederemo comunque – conclude il primo cittadino – alla realizzazione dell’opera nell’ex Frigo, sperando che chi tiene in ostaggio quei 5 milioni necessari per il museo non continui a comportarsi in modo così antidemocratico”.
Dello stesso avviso anche l’assessore comunale alla Gestione Urbana, Gianna Malisani. “È veramente scandaloso – dichiara – che in un momento di crisi economica, che ha colpito soprattutto il settore edile, vengano bloccati 5 milioni di euro già stanziati da anni a bilancio. Avevamo fatto a questa amministrazione regionale un appello alla responsabilità. Appello evidentemente non accolto. Ad ogni modo – conclude – come Comune continueremo ad essere e sentirci responsabili nei confronti dei cittadini e andremo avanti con l’opera tanto attesa da molti anni”.