Lavoro, ancora critica disoccupazione giovani

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Scende il tasso di disoccupazione tra i giovani. A giugno. secondo i dati resi noti dall’Istat, il tasso di disoccupazione giovanile scende al 27,8%, con una diminuzione congiunturale di 0,4 punti percentuali. Il dato di giugno è il più basso dall’inizio dell’anno ma resta superiore a quello del giugno 2010 che era stato pari al 27,5%. A luglio e agosto 2010 si era attestato al 26,8 per cento.

A giugno l’Italia è terza, dopo Spagna e Slovacchia, per numero di giovani sotto i 25 anni non occupati: lo comunica Eurostat.Il tasso di disoccupazione giovanile in Italia a giugno è al 27,8%, superato solo dal record spagnolo al 45,7% e da quello slovacco al 33,3%. La media di Eurolandia (Ue-17) è al 20,3%. A giugno dello scorso anno il tasso di giovani non occupati in Italia era al 27,5%.

A giugno gli inattivi tra i 15 e i 64 anni aumentano dello 0,1% (+22 mila unità) rispetto a maggio 2011 e il tasso di inattività si attesta al 38,1%. Lo comunica l’Istat in base a dati destagionalizzati e provvisori, spiegando che per inattivi si intende coloro che non hanno un lavoro e che non lo cercano o non sono disponibili ad iniziarlo subito. Il numero degli inattivi complessivi in valore assoluto è di 15,109 milioni. Il tasso di inattività su base annua è in aumento di 0,3 punti percentuali. La differenza tra il tasso di disoccupazione a giugno 2011 e maggio 2011, precisamente, è pari a -0,021, spiega l’Istat. Rispetto alle differenze di genere, la disoccupazione maschile a giugno è in calo del 2,2% (-23 mila unità) rispetto a maggio 2011 e del 6,4% nei dodici mesi. Il numero di donne disoccupate, invece, aumenta dell’1,7% (+16 mila unità) rispetto al mese precedente e diminuisce dell’1% su base annua. L’Istat rileva che il tasso di disoccupazione maschile a giugno diminuisce di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 0,4 punti su base annua. Quello femminile segna invece un aumento congiunturale di 0,2 punti e una diminuzione di 0,1 rispetto a giugno 2010. Quanto all’occupazione, il tasso di occupazione maschile non segna variazioni congiunturali a giugno, ma diminuisce di 0,1 punti su base annua; mentre quello femminile registra un calo congiunturale di 0,1 punti e rimane stabile in termini tendenziali.

Secondo il segretario generale aggiunto Cisl, Giorgio Santini:”I dati provvisori sull’occupazione diffusi oggi dall’Istat si confermano, pur con alcuni leggeri miglioramenti rispetto al 2010, ancora critici.Il tasso di occupazione rimane al di sotto del 57%, mentre si conferma nella sua dimensione sempre più preoccupante il dato degli inattivi che raggiungono a giugno il 38,1%”.”Sono molti timidi i segnali di riduzione della disoccupazione giovanile e non cambiano la realtà che ci vede, nella zona euro, al terzultimo posto per giovani under 25 disoccupati.- sottolinea Santini nella nota – desta preoccupazione anche il calo, sia pur lieve, del tasso di occupazione femminile, collocato, anch’esso agli ultimi posti in Europa. Sono urgenti efficaci misure per lo sviluppo, che la Cisl sollecita assieme alle altre parti sociali per realizzare un Patto per la crescita e sono necessari interventi specifici per rilanciare l’occupazione a partire dalle fasce deboli: giovani, donne, Mezzogiorno in primis”.
“Con settembre dovranno essere pienamente operativi il nuovo apprendistato ed il credito d’imposta per le assunzioni al Sud – conclude il Segretario generale aggiunto della Cisl – mentre vanno rilanciate le politiche attive del lavoro anche per incidere sul preoccupante e crescente bacino degli inattivi e degli scoraggiati. Lo sforzo di responsabilità che le parti sociali unite hanno chiesto al Governo e al Parlamento riguarda anche i necessari interventi per il lavoro poiché il basso tasso di occupazione è il primo segnale negativo sia sociale che economico per le prospettive future del Paese”.

Fonte Lavoro.it