Giornata decisiva per la crisi: Berlusconi in Parlamento, Tremonti in Lussemburgo

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Resta alta la tensione sui mercati finanziari dopo il sì del Senato americano sul debito Usa e la giornata odierna si annuncia cruciale per la tenuta dell’Italia nel mirino della speculazione. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il titolare dell’Economia Giulio Tremonti si muoveranno entrambi: nel pomeriggio è prevista l’informativa di Berlusconi alle Camere, prima a Montecitorio alle 15 e poi a palazzo Madama alle 17, mentre in mattinata il ministro dell’Economia sarà a Lussemburgo per un faccia a faccia con il presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker.

Ma l’inquilino di via Venti Settembre, la cui credibilità internazionale è stata minata (ieri il Financial Times ne ha preso le distanze) dall’inchiesta sul suo ex consigliere Marco Milanese, si è già messo all’opera riunendo al Tesoro il Comitato per la stabilità finanziaria per fare il punto sulla crisi finanziaria con Bankitalia, Consob e Isvap. Un’occasione per confermare dati alla mano, dopo l’allarme rosso a piazza Affari, che il sistema bancario-finanziario italiano è “solido” anche grazie all’azione di rafforzamento patrimoniale e garantire che le tensioni sull’Italia saranno tenute “sotto costante osservazione”. Anche il Capo dello Stato continua a tenere alta la guardia e dopo aver convocato al Colle per la seconda volta in pochi giorni il governatore della Banca d’Italia e futuro presidente della Bce Mario Draghi ha affidato a un comunicato la sua preoccupazione confidando nel confronto fra le forze politiche e le parti sociali previsto per giovedì come occasione per “compiere delle scelte per stimolare decisamente l’indispensabile crescita dell’economica e dell’occupazione” adottando nuove misure sui conti pubblici per non rischiare di deviare dall’obiettivo del pareggio di bilancio al 2014.

Oggi quindi Tremonti sarà a Lussemburgo dopo aver avuto anche oggi costanti contatti con la Commissione europea. Bruxelles dal canto suo non è rimasta in silenzio e ha rassicurato sull’Italia affermando che non ci sono allo studio piani di salvataggio dell’area euro, così come non ci sono su Spagna e Cipro. L’impegno europeo renderà impossibile al ministro partecipare stamattina al Consiglio dei ministri che si riunirà dopo un’importante convocazione del Cipe che dovrebbe, secondo l’intesa raggiunta dallo stesso Tremonti con il ministro Raffaele Fitto, sbloccare fondi del Fas per circa 7,5 miliardi per finanziare infrastrutture al Sud.

Il responsabile dell’Economia dovrebbe tornare il tempo per partecipare all’informativa del premier sulla crisi alla Camera, decisione quella di prendere la parola in Parlamento, adottata da Berlusconi a quanto pare senza neanche preavvisare il dicastero di via Venti Settembre.