Vinyls: Cgil, su P. Torres nulla di fatto, vicina data liquidazione

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Nubi nere sul futuro della Vinyls. Non c’e’ alcuna manifestazione di interesse per rilevare il sito sardo di Porto Torres e si avvicina la data dell’8 settembre, dead line della procedura commissariale e conseguente avvio della messa in liquidazione. E’ quanto fa sapere la Cgil al termine del tavolo convocato  al ministero dello Sviluppo economico sugli sviluppi che investono la vertenza Vinyls di Porto Torres (nel pomeriggio ci sarà un secondo round specifico su Porto Marghera).

”Nulla di fatto su Porto Torres”, fa sapere il responsabile del dipartimento Industria della Cgil Nazionale, Salvatore Barone, al termine del tavolo. ”La disponibilita’- prosegue – manifestata qualche mese fa da una grande multinazionale francese, che sappiamo essere Arkema, dopo una verifica fatta in questi giorni dal Mise e’ venuta meno”. Adesso quindi, aggiunge il sindacalista, ”c’e’ soltanto l’impegno del ministero a indire un nuovo bando per vedere se ci sono altre manifestazioni di interesse per Porto Torres. Un bando che – spiega Barone – dovrebbe concludersi entro il 6 settembre, entro cioe’ la data improrogabile dell’8 settembre termine della procedura commissariale e dopo la quale si andra’ verso la messa in liquidazione”.

L’incontro quindi, commenta ancora il dirigente sindacale della Cgil, ”con il suo nulla di fatto conferma il disimpegno sull’intero ciclo del cloro che sembra non avere alcuna prospettiva nel paese”. Inoltre, precisa Barone, ”al tavolo era presente l’Eni che ha assicurato la sola disponibilita’ a sedersi attorno ad un tavolo per affrontare i problemi occupazione dentro la gradualita’ prevista dal progetto chimica verde di Porto Torres, dato che alla fine e’ previsto un incremento occupazionale”. Disponibilita’ quindi del cane a sei zampe ad affrontare il tema occupazione ma, conclude Barone, ”si e’ resa indisponibile a presentare piano di carattere industriale per dare una soluzione all’impianto Vinyls di Porto Torres. Se abbiamo giudicato positivo su chimica verde si conferma il disimpegno del gruppo energetico sul ciclo del cloro”.