“Con il CSA abbiamo discusso più volte di come trovare una soluzione legale, purtroppo gli spazi proposti nella serie di incontri che abbiamo avuto non andavano bene, ma stiamo continuando a lavorare. L’amministrazione comunale però crede profondamente nella legalità e per questo si muove solo all’interno di percorsi legali”. Il sindaco di Udine Furio Honsell interviene così sull’occupazione dell’ex macello di via Sabbadini. “Continueremo a lavorare per individuare una soluzione – spiega il primo cittadino –. Ovviamente l’ex macello non è agibile quindi non possiamo autorizzare l’entrata se non a tecnici. Come ho già detto più volte se qualcuno vuole presentare un progetto per il recupero dell’area può prendere contatto con gli uffici comunali”. L’intervento sul complesso di via Sabbadini sta ritardando a causa della mancata ridefinizione dell’accordo di programma con la Regione. “Da prima che questa amministrazione comunale si insediasse, da parte della Regione non c’è stata la disponibilità ad allineare l’accordo di programma alle esigenze del Comune – sottolinea Honsell –. Siamo comunque disposti a spiegare il progetto e lo stato dell’intervento a chiunque ce lo chieda ma è chiaro che non possiamo avallare un’azione che viola il codice penale”. Sull’argomento interviene anche l’assessore alle Politiche giovanili Kristian Franzil. “Esistono altri gruppi della stessa ispirazione con i quali abbiamo avviato un rapporto proficuo – spiega Franzil – perché hanno presentato dei progetti articolati per l’utilizzo degli immobili”.