Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, in collaborazione con le Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, il Consorzio Pesca e Nettarina di Romagna IGP, il Consorzio di Tutela della Pesca di Verona IGP ed il Consorzio di tutela della Pesca di Leonforte IGP con il coordinamento del Centro Servizi Ortofrutticoli società cooperativa (CSO) lancia “Pesche in spiaggia”, campagna a sostegno delle produzioni d’eccellenza di pesche e nettarine italiane.
“La campagna “Pesche in spiaggia” – ha dichiarato il Ministro Saverio Romano – si inserisce nel quadro di iniziative che stiamo mettendo in campo per il sostegno del comparto ortofrutticolo nazionale. In questo momento è fondamentale sostenere il settore che subisce gli effetti della crisi economica, aggravati dalle conseguenze di mercato dell’allarme E.coli. Per questo abbiamo deciso con i Consorzi di promuovere la qualità delle pesche e nettarine italiane a indicazione geografica direttamente e gratuitamente sulle spiagge, stimolando i consumatori italiani a riscoprire il gusto e la piacevolezza dei frutti estivi. Con “Pesche in spiaggia” raggiungeremo un bacino di oltre mezzo milione di persone e sarà così l’avvio di un progetto che vogliamo consolidare e ripetere con frequenza“.
La campagna si articola in azioni di promozione sui mezzi di stampa e che prevede una distribuzione gratuita delle pesche e nettarine che avverrà secondo il seguente calendario:
–Â Â Â Â Â Â 13-14 agosto: Emilia Romagna e Veneto
–Â Â Â Â Â Â 20-21 agosto: Lazio
–Â Â Â Â Â Â 27-28 agosto: Sicilia
Tra le località coinvolte ci sono: Cesenatico, Milano Marittima, Cervia, Rosolina Mare, Jesolo, Peschiera, Ostia Lido, Fregene, Taormina, Catania, Palermo.
Contesto
L’Italia è il primo produttore europeo di ortofrutta ed è leader nel comparto pesche e nettarine. La produzione di pesche e nettarine (escludendo le percoche avviate principalmente alle trasformazione) si aggira annualmente attorno a 1,5 milioni di tonnellate, rappresentando il 48% delle pesche e il 54% delle nettarine in Europa. Tale produzione è in grado di generare a livello nazionale una PLV di circa 700 milioni di euro, pari al 12% della PLV frutticola italiana.
Il comparto ortofrutticolo italiano sta versando in un forte stato di crisi, riconducibile in gran parte anche al “batterio killer” che ha fortemente ridotto la domanda di ortofrutta proprio all’inizio della campagna estiva nei mercati principali di destinazione dei nostri prodotti, quelli del nord Europa. Di conseguenza sono state indirizzate maggiori quantità di prodotto sul mercato nazionale.
Per quanto riguarda le pesche e nettarine l’importante calo dei consumi è stato aggravato anche da un clima non molto favorevole al consumo di frutta estiva, in concomitanza di una produzione di pesche e nettarine meno scalare rispetto ad annate normali. L’accavallamento produttivo fra le diverse aree di produzione dovuto ad un anticipo di produzione nelle regioni del Nord accompagnato da un ritardo di maturazione nelle regioni del Sud, ha creato infatti una concentrazione di produzione molto importante in alcune settimane, soprattutto nel periodo fine giugno e metà luglio.
Si è creata così una situazione di mercato veramente difficile, con gli operatori stretti fra un’elevata produzione e la crisi di consumi che ha finito per portare i prezzi di mercato su livelli talmente bassi da non coprire i costi di produzione.
Sulla base dei dati rilevati dalle diverse camere di commercio i prezzi alla produzione delle pesche e nettarine, aggiornati alla settimana 29, sono progressivamente scesi fino ad arrivare attualmente a poco oltre i 20 centesimi di euro al chilogrammo per le nettarine e 0.24 euro/kg per le pesche, più che dimezzati rispetto allo scorso anno e nettamente al di sotto dei costi di produzione, che ricordiamo a seconda delle varietà e delle aree di produzione, non vanno comunque al di sotto dei 45 centesimi di euro.
Fonte: Mipaaf