Friuli Venezia Giulia: anziani e disabili, servizi innovativi per la domiciliarità

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Amministrazione pubblica e centri di ricerca uniti per studiare nuove soluzioni che migliorino la qualità della vita di anziani e disabili, rendendo più intelligenti le loro abitazioni.
Comune di Udine, Rino Snaidero Scientific Foundation e Friuli Innovazione collaboreranno nel progetto “RE-FREEDOM – Rete funzionale per la ricerca e sperimentazione di servizi innovativi per la domiciliarità” finanziato dalla Regione FVG con la legge 26/2005, art. 22, “Interventi a favore dell’innovazione nel settore del welfare”.
L’iniziativa, ideata per rispondere alle esigenze delle fasce più deboli della popolazione, ha un duplice obiettivo: promuovere le tecnologie disponibili per migliorare la qualità della vita di anziani e disabili in casa e sperimentare l’applicazione di queste tecnologie con gli utenti finali, in spazi appositamente messi a disposizione dal Comune.
Verrà creata una rete informativa che coinvolgerà gli attori locali del servizio socio-sanitario, per favorire la divulgazione verso gli utenti finali delle possibilità offerte dalla tecnologia per adeguare la propria abitazione a esigenze specifiche.
Nella fase di sviluppo sperimentale, invece, alcune di queste tecnologie – che consistono nell’integrazione di strumenti informatici, soluzioni ergonomiche e domotiche, uso di nuovi materiali – verranno applicate in due appartamenti-laboratorio.
Gli immobili individuati si trovano uno al quinto piano di uno stabile di via Mantova, e sarà riservato a utenti con difficoltà sensoriali (ipovedenti e audiolesi) e cognitive; il secondo al piano terra in via Colugna, e sarà invece destinato principalmente a persone con difficoltà motoria agli arti inferiori.
“Gli spazi saranno ristrutturati e utilizzati per sperimentare nuovi servizi socio-sanitari al cittadino, secondo la logica della sostenibilità sociale – spiega il sindaco Furio Honsell. Un contesto domestico e ambientale migliore può ridurre gli effetti della disabilità fisica e prolungare la permanenza di anziani e disabili in casa, con effetti benefici sulla loro salute. Consente, inoltre, di riorganizzare i servizi pubblici in modo più efficace e più efficiente, riducendo il ricorso all’ospedalizzazione a favore dell’assistenza a distanza”.
Le attività di ricerca saranno avviate nei laboratori della Fondazione Snaidero e poi realizzate anche negli appartamenti dove saranno validate direttamente con gli utenti finali. “Lo studio dello stato dell’arte permetterà di individuare le soluzioni più innovative esistenti sul mercato per l’assistenza domiciliare – illustra Felice Pietro Fanizza della Fondazione Snaidero. A partire da questi risultati si allestiranno gli appartamenti secondo diversi scenari che rappresenteranno le migliori soluzioni abitative per vari tipi di disabilità. Un campione di  utenti e di loro familiari – prosegue – potrà quindi accedere e testare le soluzioni tecnologiche proposte, ma anche partecipare direttamente alla definizione di nuove idee che saranno poi sviluppate dai ricercatori”.
Friuli Innovazione, oltre che della gestione del progetto, sarà responsabile anche dell’attività di diffusione e promozione delle metodologie e dei risultati, attraverso la predisposizione di materiale divulgativo e di un sito internet, e l’organizzazione di eventi e workshop sul territorio regionale. “Il progetto coinvolgerà, oltre al Comune, anche le aziende sanitarie regionali, i professionisti, le imprese, gli enti no-profit, le associazioni di disabili e di volontariato – aggiunge il direttore di Friuli Innovazione Fabio Feruglio – in un’ottica di collaborazione e di condivisione di competenze e idee, fondamentale per sviluppare approcci e metodologie innovativi”.
L’obiettivo finale è sviluppare in futuro una rete di abitazioni intelligenti sul territorio, connesse tra loro e anche con soggetti esterni in grado di erogare servizi a distanza, per ridurre sensibilmente il ricovero di anziani e disabili in istituti di cura e ospedali, favorendo la domiciliarità e l’assistenza a distanza.