L’ombra della manovra economica si allunga sulle case degli italiani: i tagli ai bonus su ristrutturazioni e risparmio energetico e il ritorno dell’Irpef sulla prima casa concorrono a disegnare quella che appare come una vera e propria stangata. Dall’“universo casa” la manovra ipotizza un recupero sostanzioso grazie al taglio degli incentivi, che si realizzerà in due fasi e toccherà tutti: chi affitta, i proprietari di casa, chi intende ristrutturare un appartamento e anche gli inquilini.
Sulla casa, una stangata in due riprese. Ridotti i bonus per le ristrutturazioni
Tempi difficili per il settore immobiliare non solo per un mercato che stenta a ripartire, ma anche a causa delle misure recentemente stabilite dalla manovra fiscale. Nella congerie di tagli a bonus e benefici fiscali, infatti, rientrano anche alcune disposizioni che interessano padroni di casa e inquilini. In seguito alla manovra, infatti, i fondi destinati agli sconti fiscali sulla casa si alleggeriranno in maniera considerevole. I tagli saranno effettuati in due tranches: nel 2013 ai bonus fiscali sulla casa sarà riservato il 5% di fondi in meno (500milioni di euro), mentre nel 2014 il taglio sarà del 20% (2 miliardi di euro). Oltre al ritorno dell’Irpef sulla prima casa per i redditi 2013 e 2014, i proprietari di casa dovranno fare i conti con i tagli alle agevolazioni, a partire da quelle fiscali per l’acquisto della prima casa; inoltre, verrà ridotta anche la detrazione Irpef per gli interessi passivi sui mutui della prima casa (19% su un tetto massimo di spesa di 4 mila euro annui). Limitata inoltre la detrazione Irpef per le provvigioni pagate ai mediatori immobiliari per l’acquisto dell’abitazione principale (19% su un importo massimo di mille euro annui). Infine è previsto un taglio per le deduzioni Irpef per chi decide di fare lavori di ristrutturazione con il bonus che passa dal 36%, per i lavori di recupero edilizio, al 28,8%; mentre per le ristrutturazioni per il risparmio energetico il bonus passa dal 55% al 44%.
Problemi anche per proprietari che affittano casa e inqulini
E questo è solo il preludio. Non si salvano dai tagli neanche gli affittuari e gli inquilini. Nel primo caso, i tagli previsti porteranno la cedolare secca dal 21% al 25,2%. A rischio anche la deduzione forfetaria del 15% sui redditi da locazione che viene riconosciuta ai proprietari a fronte dei costi sostenuti per l’immobile (manutenzione, imposte, ecc.) e l’ulteriore deduzione del 30% ai proprietari che affittano con canone concordato. Nel caso in cui si sia inquilini, invece, è previsto un taglio per le detrazioni fiscali a sostegno del costo dell’affitto rispettivamente del 5% nel 2013 e del 20% nel 2014.
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