“L’emendamento presentato dal relatore Azzolini ha dell’incredibile – dichiara Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente – ci troviamo di fronte all’ennesimo bluff. Nonostante le rassicurazioni dei giorni scorsi per rispondere positivamente alle richieste dei Comuni italiani, si mantengono formalmente gli enti locali ma si svuotano di ogni funzione: veri e propri zombi”.
Secondo l’emendamento, infatti, i Comuni sotto i mille abitanti sarebbero obbligati a delegare ogni funzione amministrativa e di programmazione economico-finanziaria a un nuovo ente, le Unioni Municipali, aumentando così la burocrazia, i costi e i disservizi per i cittadini. Inoltre l’estensione del Patto di Stabilità anche per questi nuovi enti non potrà che peggiorare la possibilità di governo del territorio.
“Ci troviamo di fronte – continua il Presidente di Legambiente – a un mix di bizantinismo burocratico e ignoranza delle reali condizioni dei piccoli Comuni e del ruolo insostituibile che svolgono nel Paese. I piccoli centri italiani usano fonti rinnovabili per produrre energia, differenziano e riciclano i rifiuti, producono eccellenze alimentari certificate, sperimentano buone pratiche per la tutela del territorio e della biodiversità, difendono il ruolo della cultura e dell’istruzione, attuano politiche concrete d’integrazione. Le misure proposte dalla maggioranza non potranno che avvelenare i processi virtuosi che i nostri municipi minori hanno avviato in questi anni. E per di più – conclude il presidente di Legambiente – tutto è proposto dalla maggioranza di Governo più federalista che il Paese abbia mai avuto”.