Lucca: Carcere, Monticelli chiama a raccolta gli assessorati al sociale

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“Tutti i Comuni e gli enti del territorio provinciale si devono attivare per attuare progetti di recupero per i detenuti e per avanzare richieste al ministero tese a migliorare la struttura e a potenziare il personale gravemente sottodimensionato”. Così esordisce il vicesindaco di Lucca Angelo Monticelli che si è recato presso la Casa Circondariale per meglio comprendere, dal di dentro, tutte le delicate problematiche connesse al S. Giorgio: dal contesto della struttura, al lavoro degli agenti di custodia, e più in generale a quello di tutti coloro che si adoperano per i servizi.

“Ho appurato – sottolinea Monticelli – che la struttura è chiaramente affollata: i detenuti sono circa 170, suddivisi in tre bracci quando la capacità di accoglienza di 70/77 massimo. Emerge inoltre drammaticamente il sottodimensionamento degli agenti di polizia giudiziaria, che sono circa al 50% in meno rispetto alle reali necessità, rendendo davvero difficili e massacranti le condizioni di lavoro di queste persone.  Anche la parte sanitaria è carente: si coglie ovunque come la Casa sia vista come ultima ruota del carro nell’ambito del contesto sociale del territorio provinciale, considerato invece, che il carcere debba avere anche una funzione rieducativi, mi pare necessario che gli enti debbano velocemente dar vita ad iniziative mirate, che affianchino quelle che il Comune di Lucca sta realizzando in collaborazione anche con il “Gruppo Volontari Carcere”, impegnandosi anche economicamente, per dare vita a percorsi formativi, finalizzati all’occupazione e al ‘dopo carcere’.

Il Comune di Lucca non può rimanere da solo a finanziare queste iniziative, come sta avvenendo in questo momento, visto soprattutto che la casa circondariale, in quanto tale, raccoglie persone che devono scontare pene per reati portati a segno su tutto il territorio provinciale”. Il vice sindaco si sofferma anche sul dettaglio della struttura: “Dei tre bracci della struttura certamente uno avrebbe necessità e urgenza di interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione – sottolinea ancora Monticelli -, c’è davvero necessità di mestola e calce un po’ ovunque e le risorse attuali a disposizione della direzione sono veramente esigue. Lavoriamo insieme per migliorare la detenzione lavoriamo insieme per facilitare il lavoro di tanti agenti provati da stress per garantire sicurezza e qualità al servizio. La direzione tutta è speranzosa e pronta  a collaborare a qualsiasi progetto che dia un respiro diverso alla vita di questa comunità particolare fatta di uomini che nella maggior parte dei casi vogliono migliorare e noi non vogliamo tradire le loro aspettative. Doveroso,k infatti, sottolineare la particolare accoglienza  che mi è stata riservata dal Direttore dott. Ruello e dai suoi collaboratori. L’invito, quindi, è quello di agire di concerto per chiamare a raccolta anche gli altri assessorati al sociale del territorio provinciale e, insieme, segnalare al Ministero le necessità dal punto di visto strutturali e di carenza di personale, e alla Regione, invece, quelle che rientrano nel quadro di assistenza sanitaria all’interno della struttura, di cui si è assunta l’incarico”.