Progetti sperimentali di volontariato, linee di indirizzo

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Come avviene ogni anno, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha definito le Linee di indirizzo per la presentazione di progetti sperimentali di volontariato per il 2011. Con la Direttiva del 15 luglio 2011 – pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 192 del 19 agosto 2011 – le associazioni di volontariato – singole o congiuntamente – possono ottenere il finanziamento di progetti destinati allo sviluppo di servizi alla persona e alla comunità.

Le disponibilità finanziarie complessive per l’erogazione dei contributi, relativi alla realizzazione di progetti sperimentali di volontariato, riguardanti i temi dell’Anno Europeo delle attività di volontariato ammontano per l’anno 2011 a circa Euro 2.300.000,00 (duemilionitrecentomila).

Nella Direttiva, approvata dall’ Osservatorio Nazionale del Volontariato, sono definiti i requisiti per l’accesso al finanziamento.

In particolare, l’accesso al contributo è rivolto alle organizzazioni di volontariato costituite da almeno due anni e regolarmente iscritte nei registri regionali/provinciali del volontariato alla data di pubblicazione della Direttiva nella Gazzetta Ufficiale.

Le domande devono pervenire al predetto indirizzo entro le ore 12.00 del 4 ottobre 2011 al seguente indirizzo:.

Osservatorio Nazionale per il Volontariato – Ministero del lavoro e delle politiche sociali – Direzione generale per il Volontariato, l’Associazionismo e le Formazioni Sociali – Divisione III Volontariato – Via Fornovo, n. 8 – 00192 Roma.
Il costo complessivo di ciascun progetto, a pena di inammissibilità, non deve superare l’ammontare totale di Euro 40.000,00.

Il costo complessivo comprende la quota di contributo ministeriale (90%) – erogato ai sensi della presente Direttiva – e la quota che è posta a carico dell’organizzazione proponente (10%).

Il costo complessivo del progetto non comprende, invece, l’eventuale co-finanziamento pubblico e/o privato, il quale, in ogni caso, non può costituire ne’ la quota di contributo ministeriale (90%), ne’ la quota parte dell’organizzazione proponente (10%).

L’organizzazione di volontariato proponente deve concorrere – in quota parte – in misura pari al 10% del costo complessivo del progetto, specificando dettagliatamente le fonti da cui derivano le risorse stesse (quote associative, donazioni, quote di ammortamento delle strutture e delle attrezzature, valorizzazione delle attività di volontariato).