Servizio postale indecoroso, nell’indifferenza di Posteitaliane

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Numerosi gli articoli usciti su varie testate nelle ultime settimane per denunciare il penoso, indecente disservizio postale, ma gli articoli dei giornali, le lamentele dei cittadini, i ricorsi fatti alle direzioni provinciali e regionali, non sono riusciti a smuovere l’imperturbabile strafottenza di Posteitaliane Spa. Tanto, si sa, la gente mugugna, borbotta, ma poi alle fine subisce, subisce tutto, perché ormai è assuefatta a ogni sopruso.
Ci avevano assicurato che con la privatizzazione il servizio postale sarebbe stato il fiore all’occhiello dell’Italia e invece lo ha ridotto a un tale vergognoso degrado che se si ritornasse alle diligenze le cose andrebbero meglio.
A questo punto le poste vanno denunciate all’autorità giudiziaria, perché il disservizio crea danni a tutti i livelli e possono essere anche notevoli, quando fanno saltare contratti e affari.
Ma il danno è anche del semplice cittadino, che riceve in ritardo e quindi paga dopo la scadenza, con la mora, le bollette; di chi che riceve i numeri del quotidiano cui è abbonato una volta la settimana, quando va bene (io ho ricevuto, per esempio il giornale dell’11 agosto il 2 settembre); di chi riceve i settimanali quando in edicola ci sono quelli della settimana successiva. E c’è ovviamente il danno di chi spedisce giornali e periodici, che perdono gli abbonati; dei piccoli periodici che vivono senza contributi pubblici ma solo per l’eroismo di chi li porta avanti e sono costretti a chiudere.
Ma possibile che non ci sia proprio nessuno che possa fare qualcosa? Nessuno che riesca a smuovere la diabolica impassibilità di Posteitaliane?
Amerigo Iannacone