Puglia, Capone: Regionale 8, ora si attende la Corte dei Conti

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L’otto agosto è stato finalmente firmato il decreto ministeriale n.86938 emanato in ottemperanza della sentenza del TAR Lazio sezione III dell’otto marzo 2011 riguardo la strada Regionale 8.
Tale decreto giunge dopo una lunga battaglia condotta dalla Regione Puglia per l’assegnazione da parte del Governo delle somme dovute come cofinanziamento per la realizzazione di una strada così importante per la sicurezza dei passeggeri.
Enormi ritardi si sono accumulati negli anni. C’è voluto un giudizio  e persino la nomina del Commissario ad acta perché il Governo provvedesse.
Anzi a dire il vero i ritardi hanno continuato inspiegabilmente ad accumularsi persino dopo la nomina del commissario ad acta.
Il commissario infatti con ordinanza del 14 giugno 2011 ha dato 5 giorni per provvedere al ministero competente che è rimasto totalmente inerte e il 19 luglio, lo stesso commissario ha di nuovo intimato al Ministero dell’Economia e al Ministero dello Sviluppo Economico di porre in essere di nuovo entro 5 giorni gli adempimenti necessari per dare completa esecuzione alla sentenza del TAR Lazio 2120/2011.
Si è dovuto attendere l’otto agosto vale a dire un altro mese per la firma da parte del Ministero.
Ora il decreto è alla corte dei conti e ha bisogno di altri adempimenti attuativi prima che la Regione possa finalmente firmare il contratto con le imprese.
Per questo la sollecitazione del Sindaco di Vernole  alla Regione appare intempestiva e fuori di luogo. Il Sindaco Mangione conosce bene lo stato della pratica. Ci siamo sentiti numerose volte in questi due anni in merito alla regionale 8 e sa quanto ha fatto la regione e sa anche quanto abbia pesato l’inerzia del Governo. Un sollecito alla Regione pare uno schiaffio alla verità e alla storia dei fatti ma soprattutto a chi, come la Regione Puglia, ha dovuto persino intraprendere la via giudiziaria per difendere le ragioni del territorio.
Noi continueremo a lavorare con la stessa lena e con lo stesso impegno ma ci auguriamo che piccole esigenze di visibilità non facciano velo alle vere responsabilità di ritardi e omissioni.