Si è svolto, al Ministero dello Sviluppo Economico, l’incontro tra il segretario generale del Ministero indiano, Uday Kumar Varma ed il mister PMI italiano, Giuseppe Tripoli con le rappresentanze economiche delle piccole e medie imprese e le istituzioni.
Obiettivo: rafforzare la cooperazione industriale tra Italia e India a partire dal ruolo delle piccole e medie imprese che rappresentano per entrambi i Paesi il principale sistema produttivo.
“Sono emersi una serie di settori dove è possibile intensificare la cooperazione: nel campo delle clean technologies, del design, e dell’alta formazione – ha commentato il referente italiano per le PMI, Giuseppe Tripoli – “Per aiutare le nostre imprese in un mercato lontano e complicato, ma altrettanto promettente, occorre intensificare di più l’impegno per risolvere i nodi della logistica, della tutela della qualità dei nostri prodotti e delle reti distributive” – ha concluso.
L’Italia, che registra il piu’ alto numero di PMI in Europa, per la maggior parte a conduzione familiare e a medio-alto contenuto tecnologico, è il partner ideale per cooperare con l’omologo settore indiano. I due Paesi infatti sono accomunati da un tessuto imprenditoriale imperniato sulle piccole e medie imprese e sulla flessibilità e creatività delle aziende.
L’intensità delle PMI italiane è del 99,9% di cui 94,9 % sono piccole e micro imprese e occupano il 48% di addetti. Le imprese italiane nel mercato indiano sono circa 400 e operano in diversi settori, dal tessile a quello dell’auto, dell’agro-alimentare e dell’elettronica.
In India sono 26 milioni le PMI, in larghissima parte a conduzione familiare, e 200 le concentrazioni territoriali di filiere produttive. Il settore della piccola industria in India contribuisce al 6,8% del PIL, rappresenta il 40% del settore manifatturiero e il 35% delle esportazioni. Esistono 10 milioni di piccole industrie che producono oltre 7000 prodotti e impiegano 27 milioni di lavoratori.
L’interscambio tra l’Italia e l’India si colloca intorno ai 6 miliardi di euro. Entro il 2015 si vuole raddoppiare il nostro interscambio commerciale, raggiungendo quindi i 12 miliardi di euro. Alcune stime indicano che le nostre sole esportazioni verso l’India potrebbero passare da circa 3 miliardi di euro del 2010 ai quasi 5 nel 2015.