“La CGIL intende portare la propria fattiva solidarietà ai Comuni in lotta contro la manovra del Governo”. Con questo messaggio rivolto ai Sindaci la Confederazione sostiene la mobilitazione nazionale ‘Giornata in Comune’ che l’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani, ha promosso per oggi 15 settembre, per contrastare in particolare gli articoli 4 e 16 contenuti nella manovra. “Intendiamo mobilitarci accanto ai Comuni – fa sapere la CGIL in una nota – perchè essi rappresentano le nostre comunità e le prime Istituzioni di riferimento per i cittadini”. Ad esprimere vicinanza è anche il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso con una lettera inviata al Segretario Generale e al Presidente dell’ANCI, nella quale ribadisce la piena condivisione di tutta la CGIL alla mobilitazione.
La manovra del Governo, che sta per essere approvata dal Parlamento con il ricorso al voto di fiducia, “scarica sugli strati più deboli della società e sulle istituzioni locali il costo della crisi”. “Le nostre Comunità – prosegue la CGIL – vengono colpite due volte: direttamente sul loro reddito, indirettamente sui servizi e il welfare locale”, puntando il dito contro il Governo, il Sindacato di Corso d’Italia afferma “non vuole cercare le risorse dove sono (grandi ricchezze, grandi patrimoni, evasione) e non vuole intervenire sugli sprechi di spesa pubblica là dove si annidano, adotta strumenti fiscali non selettivi e taglia ulteriormente i trasferimenti ai Comuni”. Contro tutto questo la CGIL ha organizzato lo Sciopero Generale del 6 settembre che ha visto la grande adesione di lavoratori e cittadini e la partecipazione ai cortei di numerosi rappresentanti delle istituzioni regionali e locali. Il 15 settembre la CGIL sarà di nuovo pronta a contrastare la manovra al fianco di tutti quei sindaci d’Italia che daranno vita al primo ‘sciopero’ deliberato dal Direttivo ANCI.
Le strutture territoriali CGIL chiederanno in ogni Comune di aprire un confronto di concertazione delle scelte di bilancio per il 2012 con lo scopo, spiega la CGIL, ove sia possibile, “di condividere le priorità da assumere e di sostenere insieme alle altre parti sociali le ragioni e gli obiettivi della crescita economica e civile delle nostre comunità”