“Un vero e proprio salasso che rischia di mettere in seria difficoltà la tenuta economica di molte famiglie italiane, con riflessi molto negativi sui consumi interni e l’occupazione”. Questo il responso di Giuseppe Bortolussi segretario del CGIA di Mestre, sulle manovre di luglio e Ferragosto del Governo. Secondo i calcoli dell’Associazione, gli effetti dei due provvedimenti fiscali si ripercuoteranno negativamente sulle famiglie italiane, traducendosi in un costo medio, a carico di ciascun nucleo famigliare, superiore a 5.700 € (precisamente 5.766) per il periodo che va dal 2011 al 2014. I numeri sono preoccupanti: nel quadriennio 2011-2014, l’ammontare complessivo sarà pari a 145,17 mld di euro che, diviso per i 25 milioni di famiglie italiane, significa un aggravio per il bilancio di ciascun nucleo famigliare di 5.766 euro. Il carico si farà ancor più pesante e oneroso nel 2013 (2.155 euro) e nel 2014 (2.375 euro), anno in cui la manovra nel suo complesso entrerà a regime, a causa di un effetto sull’indebitamento pari a 59,7 mld di euro, mentre per l’anno corrente è abbastanza contenuto (circa 113 euro). “Peccato che il raggiungimento del pareggio di bilancio nel 2013 lo otterremo grazie ad un fortissimo aumento delle entrate che rischia di deprimere l’economia del Paese. Infatti, – conclude Bortolussi – oltre il 67% della sommatoria delle due manovre per il periodo 2011 – 2014 sarà costituita da nuove entrate, per un importo complessivo poco superiore ai 98 miliardi di euro (di cui 95,9 di entrate tributarie). Mentre i tagli alla spesa pubblica saranno pari a 47,1 mld di euro, che incideranno per il 32,4% del risultato complessivo”.
Nadia F. Poli
Studio Cataldi