Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha emanato in data 26 settembre 2011, con Decreto Ministeriale, i tassi di interesse effettivi globali medi ai sensi della legge sull’usura n. 108 del 1996, rilevati dalla Banca d’Italia, in vigore per il periodo 1° ottobre – 31 dicembre 2011 (cfr. tabella allegata). I nuovi limiti, previsti dalla legge sull’usura, sono stati calcolati secondo il meccanismo introdotto dal decreto legge del 13 maggio 2011, n. 70 in vigore dal 14 maggio scorso.
Le segnalazioni inviate dagli intermediari tengono conto delle Istruzioni per la rilevazione emanate dalla Banca d’Italia e delle risposte ai quesiti pubblicate sul sito della Banca nonché dei chiarimenti forniti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze nella nota metodologica al Decreto del 24 dicembre 2009.
A partire dal trimestre aprile – giugno 2011, l’obbligo segnaletico è stato esteso a tutte le società finanziarie iscritte nell’Elenco ex art. 106 del T.U.B ad eccezione delle società di cartolarizzazione. Si è inteso in questo modo dare maggiore rappresentatività alle società finanziarie nella determinazione dei TEGM e consentire un monitoraggio più attento sul costo del credito erogato da questi soggetti.
L’estensione del campione all’intero universo ha comportato un incremento nel numero di operazioni per le finanziarie ex art. 106 da 37.431 a 84.017. In particolare, hanno iniziato a segnalare alcune società non presenti nel vecchio campione ma con operatività consistente nel credito personale, nel credito finalizzato e negli altri finanziamenti alle famiglie e alle imprese.
I tassi effettivi globali medi (TEGM) registrati nel secondo trimestre del 2011 evidenziano un andamento lievemente crescente, con alcune eccezioni. Le variazioni più consistenti sono le seguenti:
– sono segnalati in crescita i tassi del leasing immobiliare a tasso fisso (+51 basis point) e del credito finalizzato fino a 5.000 euro (+36 bp);
– risultano invece in diminuzione i tassi per i prestiti contro cessione del quinto dello stipendio o pensione fino a 5.000 euro (-47 bp) e quelli per gli altri finanziamenti alle famiglie e alle imprese (- 72 bp).
Con riferimento ai compensi complessivamente pagati ai mediatori, comprensivi degli oneri direttamente a carico dei clienti (già inclusi nel calcolo del TEG) e di quelli sostenuti dagli intermediari, si riportano i dati medi di sistema per il secondo trimestre 2011, aggregati in tre categorie di operazioni.
In proposito, si rammenta che la legge n. 108/96 prevede il reato di mediazione usuraria nel caso in cui gli oneri sostenuti “avuto riguardo alle concrete modalità del fatto e al tasso medio praticato per operazioni similari, risultano comunque sproporzionati rispetto […] all’opera di mediazione”.
La rilevazione statistica evidenzia una notevole variabilità dei compensi percepiti, a volte determinata dalle differenti attività svolte dai mediatori per ciascuna tipologia di finanziamento.