Sono sempre di più imprese italiane chiudono i battenti dopo aver ricevuto una verifica fiscale a carattere generale. Secondo il 2° Rapporto semestrale del Contribuente 2011 dell’’Associazione Contribuenti Italiani, presentato stamane a Roma, lo stato di salute dei contribuenti peggiora sempre di più. Lo studio, che sarà pubblicato prossimamente su Contribuenti.it Magazine, ha rilevato che nel 2011, soltanto 1 impresa su 2, il 53,2%, che riceve una verifica a carattere generale riesce a sopravvivere, contro il 68,2% registrato nel 2010. Dallo studio è emerso lo stato di debolezza delle imprese italiane, fatte prevalentemente da piccole aziende, che non riescono a fronteggiare contemporaneamente due eventi straordinari: la crisi economica e l’accertamento fiscale. Secondo il 2° Rapporto semestrale del Contribuente 2011, anche le richieste di rateizzazioni del pagamento delle imposte sono cresciute: in due anni le richieste sono passate da 800 mila a 1 MLD e l’importo delle imposte rateizzate è cresciuto da 12 MLD a 14 MLD di euro. Nel secondo semestre del 2011 è cresciuta anche la sfiducia dei Contribuenti Italiani nei confronti del Garante del Contribuente passando dal 61,3% al 67,4%. In pratica, 2 contribuenti su 3 chiedono la riforma del Garante del Contribuente perché non si sentono tutelati, come previsto dallo Statuto dei diritti del Contribuente. Al contrario, cresce la fiducia nella Giustizia tributaria dell’1,2%, passando dal 86,4% del 2010 all’87,6% del 2011.
«Ciò che ci amareggia è che molte imprese, anche quest’anno, hanno chiuso i battenti pur sapendo di avere ragione – ha sottolineato Vittorio Carlomagno presidente di Contribuenti.it Associazione Contribuenti Italiani – Per fronteggiare l’emergenza ed aumentare il tasso di compliance chiediamo al Parlamento di istituire, urgentemente, Lo Sportello del Contribuente presso tutti gli organi diretti ed indiretti dell’amministrazione finanziaria e di riformare il Garante del Contribuente».