XV Congresso nazionale UDI: il tema del lavoro sul palcoscenico pugliese

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Si svolgerà a Bologna dal 21 al 23 ottobre il XV Congresso nazionale dell’UDI, Unione donne in Italia, ed il tema del lavoro ne costituirà uno dei pilastri. Proprio per questo, l’UDI nazionale ha scelto la Puglia quale palcoscenico privilegiato per la presentazione dell’evento.
Così, intorno all’assessore al welfare della Regione Puglia, Elena Gentile, si sono riunite la delegata nazionale dell’UDI, Pina Nuzzo; la Consigliera di Parità della Regione Puglia, Serenella Molendini; la Presidente della Commissione pari opportunità, Magda Terrevoli e la Presidente della Consulta Femminile Puglia, Annamaria Carbonelli. Con loro delegate UDI delle Province pugliesi e di alcune realtà nazionali.
Storie di donne. Storie di precariato e di sfruttamento. Storie di determinazione e di coraggio. Storie di difficoltà quotidiane e di impegno. Storie di lacrime e di lutti, come la tragedia di Barletta che portato via cinque donne, ma ha colpito un intero Paese.
“ Una storia che- come ha rilevato l’assessore Gentile- sarebbe un errore contestualizzare nella sola Puglia, perché ‘queste Barletta’ esistono in ogni parte d’Italia”. Tragedie che raccontano di mancanza di Lavoro, di quello con la L maiuscola che è fatto di certezze, di sicurezza dei luoghi, di straordinari fatti ed anche pagati. E quando questo non c’è, restano le famiglie da mandare avanti, i conti da pagare ed il lavoro. Quello qualunque, quello per il quale ringrazi il cielo perché almeno c’è e ti consente di sperare(almeno questo!) in qualcosa di meglio.
Elena Gentile ha ricordato come proprio la Puglia sia salita alla ribalta per il contrasto, mosso sin dal 2006, al lavoro nero ed al caporalato e come questo percorso sia continuato e continui ancora oggi. Di pochissimi giorni fa, il “ modello” Puglia, con incentivi a quelle aziende agricole sane che attingono per i lavori agricoli, dalle liste presso i centri per l’impiego, aperti alle Immigrate ed agli immigrati. Dunque una Puglia propositiva che non solo non accetta lo sfruttamento, ma che si munisce di strumenti idonei a combatterlo.