Italia-Mongolia, al via accordi di collaborazione industriale”

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Agroindustria, tessile, lavorazione della pelle, energia e terre rare. Italia e Mongolia rafforzano la partnership economica attraverso un accordo di collaborazione industriale che è stato firmato dal Ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani e dal Ministro mongolo per l’Agricoltura e Industria leggera, Tunjin Badamjunai alla presenza del presidente della Repubblica della Mongolia, Tsakhiagiin Elbergdori, e del Ministro degli Esteri mongolo, Gombojav Zandanshatar

“Sono molto soddisfatto del lavoro fatto verso un paese dalle enormi potenzialità di crescita e che guarda con forte interesse alla nostra economia – ha dichiarato il Ministro Romani – la Mongolia vuole infatti superare la sua storica dipendenza tra Russia e Cina ed è dunque fortemente interessata al know how delle aziende italiane. Da parte nostra, grazie al memorandum e al comune lavoro portato avanti dalle nostre strutture, abbiamo gettato le basi per rafforzare ancora di più la nostra partnership industriale ed economica”.

Il memorandum siglato è il follow up della missione che Romani ha svolto a Ulan Bator lo scorso settembre, la prima di un ministro italiano in Mongolia. Una missione apripista dei rapporti commerciali tra i due paesi che ha avuto come conseguenza anche la stipula di accordi siglati oggi tra la Simest e il Fondo mongolo per lo Sviluppo delle PMI per la costituzione di una società mista nel leasing e tra Assofoodtec (Associazione italiana costruttori macchine per la lavorazione alimentare) e la Mongolian Meat Association, per il miglioramento qualitativo dei prodotti alimentari mongoli di derivazione animale. Domani inoltre a Milano si terrà un business forum tra istituzioni e aziende dei due Paesi e verrà sottoscritta un’intesa tra l’Autorità Portuale di Genova e l’Amministrazione Marittima della Mongolia per collaborare nello sviluppo dei flussi commerciali mongoli, tramite il porto cinese di Tianjin.

Nel 2010, l’Italia è stato il 3° partner commerciale UE dopo la Germania ed il Regno Unito. A livello globale, è il 5° cliente (dopo Cina, Canada, Russia e Regno Unito) e il 14° fornitore della Mongolia.

L’interscambio Italia–Mongolia ha ancora grossi margini di crescita: si attesta attualmente intorno ai 50 milioni di euro ed è concentrato nell’importazione di cachemire, cuoio conciato e lavorato, carne, e nell’esportazione di macchinari. Nei primi sei mesi del 2011 si è registrato un incremento del 32%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ed un deciso aumento del nostro export che nel primo semestre dell’anno è cresciuto del 93,9%.