E’ questa la risposta del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali alla istanza promossa dalla Regione anche dietro le sollecitazioni avanzate dalla Provincia di Arezzo al Tavolo Olivicolo
L’inquadramento giuridico delle sanse di oliva vergini risolve un problema annoso per molte aziende agricole-olivicole. A seguito delle richieste di chiarimento degli assessori regionali Gianni Salvadori e Anna Rita Bramerini, il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali ha risposto che “le sanse di oliva vergini sono da considerarsi un sottoprodotto e non un rifiuto in quanto rispondono a tutti i requisiti descritti all’art. 12 comma 1 lett. c) del D.lgs. 205/2010”, si legge nella nota del Ministero. “Un risultato importante – aggiunge l’assessore Cutini – che può trasformare il tema degli scarti di lavorazione dei frantoi da un problema e un costo che ricade poi sugli olivicoltori, ad una risorsa. La garanzia di qualificazione delle sanse come ‘sottoprodotti’ agricoli è da considerarsi un passaggio atteso e ineludibile per una utile gestione delle sanse stesse”.