Le calzature hanno un sistema GPS integrato nel tallone per monitorare la posizione esatta di chi l’indossa in tutti i tempi e sono già in vendita negli Stati Uniti da questo mese
La difficoltà quotidiana delle famiglie che hanno in casa un ammalato del morbo di Alzheimer è il rischio costante di perdere il proprio congiunto perché a causa degli stati confusionali che denotano la malattia specie nelle prime fasi si ritrova a vagare disorientato e spesso a chilometri e chilometri dalla propria casa.
Ma una società statunitense ha cercato di risolvere il problema utilizzando l’ormai onnipresente tecnologia del sistema GPS mettendo in commercio le prime scarpe con un dispositivo di monitoraggio continuo incorporato all’interno.
Le scarpe che hanno un costo di 200 dollari circa e che nascono da un progetto congiunto tra la società GTX Corp, che si occupa di dispositivi di localizzazione miniaturizzati e quella di scarpe Aetrex, sono dotate di un sistema globale di posizionamento satellitare miniaturizzato integrato nel tallone che permette d’individuare l’ubicazione del suo portatore e quindi di essere individuato con precisione.
Il sistema GPS, che viene impiantato nel tallone di quella che sembra essere una normale calzatura, consente ai membri della famiglia o alle badanti di monitorare costantemente chi le indossa.
L’ulteriore novità è che il dispositivo sarebbe in grado di istituire un’area considerata “sicura” oltre i confini della quale in caso di allontanamento della persona interessata farebbe innescare un avviso. I membri della famiglia potrebbero anche utilizzare un applicazione scaricata sul proprio smartphone o sul pc per individuare la posizione della persona scomparsa.
La società americana in questione sostiene che tali scarpe sono le prime al mondo in grado di aiutare le vittime del morbo di Alzheimer e ha fatto sapere che il primo lotto di 30.000 paia di scarpe sarà già messo in vendita entro la fine del mese ed è già acquistabile tramite il proprio sito internet.
Per Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, una bella idea che effettivamente potrebbe aiutare migliaia di famiglie anche in Italia per una malattia, quale quella del morbo di Alzheimer che continua a determinare nel silenzio quasi generale la scomparsa di centinaia di cittadini ogni anno.
Lecce, 28 ottobre 2011
Giovanni D’AGATA